Possibilità di traversare al Vallon d'Etache dove occorre una seconda auto.
Dal parcheggio Maroqua si segue il buon sentiero che percorre senza possibilità di errore il fondo del Vallon d’Ambin, sempre restando a sinistra (senso di salita) del torrente. Con percorso piuttosto dolce dal discreto sviluppo si sale brevemente al promontorio dove è collocato il piccolo Refuge d’Ambin 2270 m.
Si prosegue sull’unico sentiero presente, ancora in dolce ascesa fino a circa quota 2370 m, dove si trovano dei cartelli indicatori, tra cui a destra la deviazione per Lac Noir e Pas de la Coche.
La salita ora si fa più ripida sul costone erboso, con numerose serpentine. Si tralascia a quota 2500 m circa un sentiero a destra che con altro percorso porta al Lac Noir. Proseguendo a sinistra, e dopo un’ulteriore salita si sbuca in una vasta conca detritica solcata dal torrente proveniente dal glacio-nevato del Sommeillier.
Attraversato il ripiano si sale brevemente un dosso per accedere ad una seconda vasta spianata detritica/nevosa con il Grand Cordonnier a sinistra. Qui occorre proseguire a destra, seguendo il sentiero che risale dossi erbosi fino a raggiungere l’enorme terrazzo roccioso dove è incastonato il Lac Noir 2800 m.
Subito prima del lago, a sinistra si prosegue sulla traccia di sentiero (presenti segnavia) che più ripida punta allo stretto intaglio del Pas de la Coche 2968 m, ultimi metri un po’ franosi (nevaio ripido a inizio stagione).
A questo punto si può proseguire sulla cresta in direzione nord, verso l’evidente mole del Petit Vallon, scelta tutto sommato non troppo conveniente perchè si devono continuamente aggirare ostacoli rocciosi su uno o l’altro versante. La scelta migliore è quella di scendere di 20 m sul versante del Vallon d’Etache, traversando su pietrame per poi risalire un breve pendio di rocce rotte prima di una barra rocciosa che sbarra il passaggio, risalendo sul crestone che da qui in poi non presenta particolari ostacoli, salvo l’aggiramento di un dosso pietroso di quota 3084 , che è meglio aggirare a destra su terreno migliore ( si passa anche a sinistra o affrontandolo direttamente).
Si arriva così alla base del crestone finale della nostra cima, dove una discreta traccia permette una salita non troppo faticosa, fino ad una specie di selletta, dove spesso a inizio stagione può esserci un ripido nevaio, da affrontare direttamente per accedere ad una spianata sotto la cima. Qui con neve è meglio utilizzare i ramponi, in assenza comunque prestare attenzione all’instabilità del terreno.
Giunti alla spianata di pietrame, una breve ma faticosa salita su mobili detriti permette di accedere al pianeggiante crestone sommitale composto da rocce rotte, volgendo a sinistra in breve si raggiunge l’ometto della cima 3234 m.
La discesa avviene per lo stesso percorso, ma è anche possibile effettuare una scorciatoia per evitare di tornare al Pas de la Coche: una volta giunti di fronte alla quota 3084 m la si aggira a sinistra per tracce, giungendo ad una valletta erbosa, dove si individua un sentiero che permette di scendere direttamente verso il Lac Noir. Questa variante non è consigliabile con scarsa visibilità in quanto dopo un po’ la traccia si perde, salvo pochi ometti, e ci si deve orientare a intuizione (non ci sono però ostacoli o difficoltà).
Altra possibilità è quella di traversare al Vallone d’Etache dal Pas de la Coche, dove occorre però una seconda auto.