Dallo spiazzo con tavoli di legno, sovrastato dal versante nord, si prende un sentiero che sale verso sinistra; la seconda deviazione a destra porta alla base della parete sbucando di fronte all'attacco della via.
Si parte dall’evidente nome alla base.
L1: 4c – 20 m (2 spit + 1 chiodo)
Si attacca uno sperone seguito da un breve diedrino (1 spit e possibilità di integrare con cordino su albero e/o friends medio/piccolo). Poi corto diedrino con lama (4b) e successiva spaccatura quindi si sale per facili risalti fino a una prima cengia con albero alla base di un diedro verticale (sosta su albero e clessidra o su clessidra + spit)
L2: 4b 20 m
Traversare qualche metro a sinistra, con un passo delicato, per raggiungere la base di una placca: risalirla (vecchio spit e albero) e proseguire sul successivo diedrino uscendo a sinistra su comodo terrazzino. A sinistra è presente la sosta di “Nonno Dino”. E’ anche possibile proseguire a destra per facili rocce articolate che portano ad un’altra cengia e sostare su albero alla destra all’inizio della cengia o su spit . (tiro concatenabile con L1)
L3: 4a 25 m
Dalla sosta su albero traversare decisamente a destra seguendo la cengia rocciosa sino al suo termine (ci si può proteggere con clessidre e spuntoni sul lato sinistro della cengia). A fine cengia salire a sinistra risalendo una paretina a buchi e clessidre sino a raggingere la grande cengia mediana della parte (conviene sostare sui primi alberi che si incontrano e non andare al successivo cengione (attrito!!) – in questo caso occorre poi un breve trasferimento su traccia, tra gli alberi, sino alla base della parete superiore e fare sosta su enorme clessidra, (a sin. c’è la sosta attrezzata di nonno dino)
L4: 4c – 35 m
Dalla sosta risalire la parete verticale ma ben appigliata (spit + vecchio chiodo) andando un po’ a sin.verso uno strapiombo giallo, (gli spit di destra sono di Nonno Dino.) Rinviare su una vecchia e storica catena da bicicletta posta in una grossa clessidra. Rimontare il muretto successivo sino ad un terrazzino e sostare sull’albero poco sopra e /o sullo spit adx dell’albero (gli spit posti sulla placchetta sotto e a sin. dell’albero sono della via “Panta Rei”)
L5: 4b – c 25 m
Risalire la placca sopra la sosta verso l’evidente diedro che si risale sino al termine (cordino, spit, vecchi chiodi, clessidre). Piegare quindi decisamente a destra seguendo una facile placca più abbattuta, superare un primo grosso albero dove ci si può proteggere ed uscire più in alto tra le piante (sosta su albero)
Discesa per comodo sentiero che aggira la parete e torna alla base.
- Bibliografia:
- Finale Climbing, Marco Tomassini, pag. 165