Flavia 2.0
(F. Leardi, L Tomei Aprile 1977, rinchiodata e riveduta E. Caserini, L, Cavanna 2015)
Attacco: raggiunto l’attacco della via Mariangela, si prosegue a destra su taccia posta alla base della parete per alcune decine di metri fino a raggiungere un diedro fessurato con tratto iniziale strapiombante (resinati visibili).
L1: con passo difficile di partenza ci si porta nel diedro con fessura (5c+ utilizzando in appoggio l’alberello posto alla base a destra o 6a+ dritti sullo strapiombo, oppure passo iniziale in A0 con 2 p.a.), si prosegue nel diedro che dopo alcuni metri diviene più verticale (5c) raggiunti facili gradoni, si continua dritti fino ad una vasta terrazza. 20 m S1.
L2: si attacca la parete sovrastante sulla destra per poi continuare dritti su placca superando sulla sinistra un grande blocco a lama (6a), si prosegue in placca un poco a sinistra (5c) per riportarsi a destra verso un muretto a gocce un poco strapiombante. Si supera il muretto con difficile ristabilimento (6a+ expo) e continuando dritti (6a) si raggiunge una piccola nicchia. 25 m S2.
L3: dalla sosta traversare una decina di metri a sinistra (3a, vecchio chiodo) e raggiunto un grande antro salire un poco a destra del suo bordo sinistro (5c, presenti anche un vecchio chiodo e logora fettuccia in clessidra) fino ad uscire su bella placca grigia appoggiata salita la quale in breve si raggiunge la sosta su terrazzino. 25 m S3.
L4: dalla sosta traversare a destra su bella roccia rossastra e superare in orizzontale un pilastrino (5b) raggiungendo un vago diedrino strapiombante. Superarlo con arrampicata difficile (6c o A0, presenti anche vecchi ma sicuri chiodi, 2 p.a. o 4 p.a. se si utilizzano anche i chiodi) uscendone in alto un poco a destra con delicato ribaltamento (6a), ci si sposta destra in piena esposizione per superare direttamente una bella placca tecnica (6a). Raggiunta una sosta con catena, rinviarla e traversare verso destra raggiungendo dei blocchi, superati i quali (5b) si raggiunge un aereo pulpito dove si sosta. 25 m S4.
L5: dalla sosta salire direttamente superando un bel pilastro grigio (5c+) e raggiunta una stretta cengia rocciosa o continuare lungo la placca sovrastante di sinistra (6a) oppure salire spostandosi un poco a destra la linea cha sale la placca di destra (6a, passo iniziale un po’expo, seconda parte della L4 della via Grandangolo), in entrambi i casi, superate le placche, andare a sostare sulla sosta posta in alto a destra composta da due resinati da collegare. 25 m S5.
L6: dalla sosta traversare a destra fino ad un resinato e da qui proseguire dritti superando un breve bombamento (5b) e successivamente un corto diedrino fessurato (5b) superato il quale per brevi placchette si raggiunge la sosta. 25 m S6.
Discesa: dall’ultima sosta si risalgono alcuni metri sulla sinistra fino a raggiungere una marcata traccia percorsa la quale in salita conduce alla croce di Perti e da qui per sentiero in discesa alla base della parete.
(relazione 2016)
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