ACCESSO PEDONALE: Oltrepassate la barriera e seguite la strada asfaltata per circa 1 km fino a raggiungere il colle del Mistral (pietra miliare bianca in centro alla rotatoria). Continuate ancora lungo la strada asfaltata per un altro km circa. Passate il ponte, costeggiate il vecchio parcheggio e subito dopo prendete il sentiero alla vostra destra. Salite per 200m circa e svoltate a sinistra. Alla prima biforcazione salite a destra per il nuovo sentiero che permette di evitare una salita fastidiosa in una pietraia. Calcolare 40 minuti di cammino dopo il parcheggio.
Il primo di circa 45 metri (5 b+) segue una breve placca di circa una decina di metri dove si trovano n. 2 spit. Poi la pendenza si abbassa e segue per un lungo tratto senza protezioni il filo della cresta fino a portarsi alla base di una parete verticale. Da qui si superano delle placche in leggero strapiombo (grado massimo del tiro) protette da fittoni resinati. Per le mani si trovano buone prese in buchi nella roccia. La prima sosta si ottiene collegando tra di loro con cordino due fittoni resinati distanti circa un metro sulla verticale l’uno dall’altro.
Il secondo tiro (5c – 25 m) molto continuo si innalza in verticale con alcuni passaggi in leggero strapiombo fino a giungere ad un terrazzino. A questo punto una freccia sulla parete consiglia di spostarsi a sinistra e seguire una spaccatura in verticale per poi portarsi verso destra alla comoda sosta alla base di un albero.
L’ultimo tiro (5a+) è breve, circa 12 metri, e tramite passi in aderenza su un’ottima placca porta all’uscita della via.
Dalla cima la vista è notevole e si distinguono praticamente tutte le cime del massiccio dell’Esterel in quanto il picco si trova in una posizione centrale nel cuore del massiccio.
In discesa abbiamo fatto tre doppie per portarci alla base della parete. Attenzione: la tentazione di unire gli ultimi due tiri in una doppia sola è forte ma vivamente sconsigliabile in quanto per la presenza dei due alberelli sull’ultimo tiro e massi sporgenti il rischio che rimanga agganciata è alto. Inoltre facendo passare la corda nei due fittoni della terza sosta (non sono presenti catene di calata) e causa la parete in leggero strapiombo risulta molto difficile recuperare la corda. Alla seconda e prima sosta abbiamo aggiunto un maillon rapide ad uno dei due fittoni in modo da migliorare il recupero della corda.
- Cartografia:
- IGN TOP 25 n° 3544 ET – “Frejus – St Raphael”
- Bibliografia:
- Escalades dans le Massif de l’Estérel di Christian Rive (Comité Départemental FFME du Var)
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