Si segue questa strada fino ad arrivare alla condotta forzata; qui termina la strada asfaltata e c’è un piccolo parcheggio dove si può lasciare l’auto.
Dal parcheggio della condotta forzata si segue una sterrata che in moderata pendenza porta, dopo 250 mt di sviluppo, ad un bivio; a sinistra c’è una strada privata, a destra (cartello di divieto di accesso e di parcheggio) c’è la sterrata da seguire.
La sterrata prosegue in falsopiano(ignorare una deviazione a dx poco dopo), fiancheggia la Stazione di pompaggio e il vascone di compenso, diventa mulattiera/sentiero (spesso con tronchi abbattuti che ostacolano il passaggio), giunge in uno slargo pietroso dove si trova un caratteristico piloncino edificato sopra un grande masso.
A quota 1280 circa, nel fitto di un bosco, oltrepassa il rio su una passerella in legno portandosi a dx (sx orografica), fiancheggia un’opera idraulica dell’Enel (presa d’acqua);
a quota 1380 mt circa, il sentiero entra nella parte più stretta del Vallone dove c’è un caos di alberi abbattuti dalle valanghe che in parte lo nascondono addirittura, lo si segue con un po’ di difficoltà fino ad incontrare una provvidenziale passerella che porta nuovamente sulla dx orografica superando il tratto svalangato e sviluppandosi in un bosco.
A quota 1500 mt circa si esce dal bosco e si incontrano i ruderi di un gias, il sentiero ora sale sulla sx e, poco oltre, intercetta la carrareccia citata in premessa; si può ora seguire questa stradone, oppure tagliarne gli ampi tornati salendo comodi prati e fiancheggiando due grandi malghe. In prossimità dell’ultima malga (quota 1725 circa), seguendo in parte un sentiero (frequentemente interrotto e confuso dalle innumerevoli tracce del bestiame) e in parte con percorso libero, si sale un dossone pascolivo in direzione NNE puntando in direzione dell’ampio colletto visibile all’orizzonte, immediatamente a sx dei gruppi rocciosi.
Durante la salita non si distingue ancora bene la Rocca Pergo Piccola perché i gruppi rocciosi che la precedono dal basso e sulla dorsale che la congiunge alla Rocca Radevil la nascondono; in particolare, su questa dorsale, campeggia un’antecima rocciosa, vicinissima alla Rocca, che ha quota 2112 mt e che, nella parte medio/bassa del vallone prativo nasconde del tutto la Rocca.
Giunti sul colletto (quota 2090 mt circa) si vede benissimo la Rocca con la sua dorsale W di salita; si fiancheggia a dx la parete rocciosa su una traccia di sentiero e poi, senza percorso obbligato, si raggiunge in breve la vetta con qualche facile passo di arrampicata.
DISCESA: dal percorso di salita
- Cartografia:
- Cartina IGC n.7 “Valli Maira Grana Stura” 1:50.000