L' orientamento del canale è tale da prendere parecchio sole in primavera (dall'alba a pomeriggio inoltrato il mese di Aprile). Considerando inoltre la qualità friabile della roccia della zona, occorre prevedere di scendere presto in mattinata, per evitare le scariche di sassi dai fianchi del canale.
Imboccare la strada che porta alla diga, attraversarla e seguire la pista di fondo (con rispetto dei fondisti) fino a Villa Poma.
Seguire a sinistra in prossimità di Villa Poma per il sentiero che sale al Colle della Crocetta/Rifugio Leonesi seguendo le indicazioni per il Rifugio. Il sentiero sale traversando verso destra la ripida pineta fino ad incrociare quello che sale dall’altro versante del lago (itinerario estivo da Rifugio Mila, sconsigliato e vietato in inverno).
Spostarsi con un traverso sulla sinistra guadagnando l’erta sponda destra di un bel vallone, ricco di cascate e cascatelle; si prosegue sempre in direzione nord.
Il bosco si dirada e si incontrano delle piccole pietraie, e con ripide svolte, si guadagna un costolone pietroso, sbucando, successivamente, nel pianoro dell’ Alpe Trucco (2098 mt), bivio con sentiero 526.
Dall’alpe, l’itinerario al Colle è abbastanza evidente: in base allo stato di innevamento si segue uno dei canali di salita. Importante stare a debita distanza dalla dorsale rocciosa sulla destra, che salendo confluisce nella cresta della Levannetta, poiché scarica! (In caso di scarso innevamento si può seguire il sentiero estivo per il Leonesi (n. 525), che si svolge su una dorsale si sfasciumi e pietre (frecce rosse).
Salendo la pendenza aumenta, lasciando sulla sinistra il laghetto dell’ex Ghiacciaio del Forno. In breve, si arriva alla cengia dove è situato sulle dx il Bivacco Leonesi (2909 mt.), si prosegue generalmente tenendo la sinistra del canale, fino all’evidente strettoia e impennata del canale (circa a 3000 mt) dove le pendenze variano da 45-50 gradi (solo uscita), e raggiungendo il colle che in generale non presenta pericolose cornici (3290 mt.).
Ambiente grandioso e meritevole nonostante la salita sia molto lunga a causa del notevole dislivello da ricoprire.
- Bibliografia:
- D.Amateis, D.&D.Caresio. CAI-Rivarolo. Nuova Guida Sci-alp.del Canavese. N°B9