L’itinerario sottodescritto inizia proprio con la risalita di uno di questi costoloni, ed esattamente il Truc Spina e la sua dorsale fino alla Cappella della Madonna della Neve, questo tratto peraltro già descritto con “Madonna della Neve (Cappella) da Comba” del Gulliveriano francoc59. Proprio sulla sommità del Truc Spina sorge “Il Mulino Val”, struttura-monumento voluto dai genitori, a ricordo del figlio, il compianto Giuseppe Val deceduto in un incidente stradale il 15/06/1969 in Valle d’Aosta.
Parcheggiata l’auto nei pressi della società di Comba, si risale un tratto di strada fra le case, seguendo l’indicazione Mulino Val, poi termina l’asfalto ed in leggera discesa raggiunge e supera il Rio Levone; seguendo la sterrata, con qualche taglio possibile si raggiunge la sommità del Truc Spina con l’imponente mulino a vento. Continuare a salire la sterrata che in breve raggiunge la Cappella della Madonna della Neve, posta sulla dorsale principale di salita; nei pressi un bel Rifugio privato. Risalire ora la dorsale principale, seguendo la sterrata fino al suo termine, poi poche centinaia di metri su bel sentiero nel bosco, si raggiunge il colletto della Cappella del Bandito. Risalire sempre la dorsale su sterrata, al bivio(sbarra)salire a destra, sulla dorsale ci sono diverse case di vacanza, una lapide di un caduto partigiano su una roccia sporgente, giunti davanti all’ultima casa, proprio a circa tre metri dal cancello, risalire il bordo stradale superiore e seguire una traccia che risale la dorsale fra le betulle, poi si immette in una vecchia traccia di sterrata abbandonata che confluisce nella sterrata proveniente dal versante Corio, proprio davanti ad una vecchia baita. Seguire la sterrata che dopo un paio di tornanti raggiunge uno spiazzo, sulla dorsale est di Testa Brusà; poi la sterrata taglia il versante nord-est di Testa Brusà e raggiunge il colletto posto fra questa e la Rocca Perabianca. Dallo spiazzo, abbandonare la sterrata e salire la dorsale raggiungendo in breve la sommità di Testa Brusà e continuando su dorsale si scende al Colletto poc’anzi menzionato. Dalla massima depressione del colletto, inizia il sentiero, segnalato con tacche rosse, che risale tutta la dorsale sud di Rocca Perabianca e giunto ai piedi del castello roccioso, devia a sinistra, sul lato sud e prosegue oltre. Percorsi una decina di metri del versante sud, sulla parete della Rocca compare la scritta in vernice bianca, “RC” quadrettata, poco più avanti vi un grosso albero di maggiociondolo; risalendo fra alcune pietre ed il maggiociondolo, aggirando un cespuglio di nocciolo e qualche piccolo rovo ci si alza in una piccola cengia-canale che ci porta facilmente sulla sommità della Rocca Perabianca.
Discesa per la stessa via fatta in salita, fino al colletto, poi si segue la sterrata che aggira la Testa Brusà, precedentemente menzionata, quindi nuovamente sulla strada fatta in salita fino all’auto.