Sconsigliato in caso di nebbia o scarsa visibilità per l’assenza di sentieri e punti di riferimento nella parte conclusiva.
Nel periodo estivo talvolta sono presenti delle navette che portano da Pattemouche a Troncea. (per informazioni il telefono del Parco è 0122-78849 o consultare il sito www.parconaturalevaltroncea.it).
Dal parcheggio di Laval si percorre per circa 30’ la strada sterrata della Val Troncea, fino ad arrivare all’omonima località, dove sono presenti alcuni begli alpeggi ed il Rifugio Troncea.
Lasciando il rifugio a destra, continuare superando l’alpeggio seguendo il sentiero Ept 320, sempre molto ben evidente e segnalato. Si entra in un lariceto e per tornanti si prende quota mai troppo ripidamente, fino all’uscita del bosco. Seguendo il sentiero si sale dolcemente fino al bivio che conduce all’Angolo e alle miniere abbandonate a dx del cartello. Si prosegue invece a sinistra per il colle del Beth, con l’ultimo tratto un po’ più ripido.
Dal colle si passa a dx superando un rudere ed il bivacco (chiuso, per il suo utilizzo rivolgersi al parco è comunque presente un piccolo ricovero molto spartano sempre aperto). Si taglia a mezza costa tutto il versante del Bric Ghinivert, fino a 2800 m circa (dove termina la pietraia comunque ben camminabile: qui si abbandona la traccia per il Ghinivert proseguendo verso sud in direzione di una conca detritica sotto una quota senza nome. Si traversa in piano contornando poi successivamente (a vista) un costone roccioso costituito da placche rocciose ricoperte di detrito: è consigliabile a questo punto scendere di qualche decina di metro sul versante ovest, prevalentemente detritico, per poi risalire successivamente quando le placche terminano, fino a raggiungere la sella del Colle del Ghinivert 2831 m. Qui compare una discreta traccia di sentiero che si mantiene prevalentemente sul crinale ora piuttosto facile (terriccio ed erba) tranne un breve passaggio sul versante di massello in cui il sentiero risulta scosceso, quindi conviene portarsi sul crinale o sul lato opposto, giungendo una selletta alla base del breve pendio detritico che porta in vetta (piccolo ometto di pietre).
Il ritorno avviene preferibilmente dal percorso di salita, con buona visibilità è anche possibile dal colle del Ghinivert o poco oltre scendere per prati senza percorso obbligato raggiungendo poi le miniere dove si trova il sentiero di collegamento con quello già percorso all’andata.
Se si opta per tornare invece al Colle del Beth, si può passare dagli omonimi laghi (lato Massello)e traversare (con una discesa e una successiva risalita non troppo lunga e faticosa, fino al Colle dell’Arcano, dal quale si torna a Troncea.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.5 Val Chisone Val Germanasca