Si prosegue in discesa fino a Rezzoaglio. In paese si svolta a destra lungo la strada SS654 in direzione Magnasco e Amborzasco. Si supera Magnasco e si segue la strada principale fino a un bivio per Amborzasco (SP75).
Qui si svolta a destra, si supera Amborzasco e si prosegue per alcuni km fino a raggiungere un bivio, presso la Casermetta del M. Penna, dove si posteggia l’auto.
Dal bivio sulla destra una stradina porta al Passo dell’Incisa (strada percorsa al piede al termine dell’escursione), sulla sinistra la strada porta al Passo del Chiodo.
Da Piacenza: Si seguono le indicazioni per Grazzano Visconti, Ponte dell’Olio lungo la SS654 in direzione Genova. Si segue sempre la Statale, evitando le indicazioni per Parma e Bedonia, e procedendo verso S. Stefano d’Aveto e Genova. Si supera S. Stefano d’Aveto e si giunge a Rezzoaglio, dove si svolta a sinistra verso Amborzasco lungo il percorso sopra descritto.
Si posteggia l’auto poco prima della casa forestale del M. Penna, in corrispondenza dell’incrocio con la stretta strada che porta al passo dell’Incisa. Si segue l’indicazione triangolo giallo e dopo pochi metri si entra nella bellissima faggeta del M. Penna, in direzione est. Dopo 15 minuti si incontra il bivio sulla destra per il piccolo ma suggestivo lago del M. Penna (cerchio giallo); una breve deviazione può valere pena. Il sentiero prosegue nel bosco con pendenza crescente, aggirando il M. Pennino e deviando in direzione sud fino a giungere alla sella che separa il M. Penna dal M. Pennino, dominante sul noto canalino nord del M. Penna.
Prima di giungere alla sella si tralascia un bivio sulla sinistra che porta alla Nave del Penna e quindi al Passo del Chiodo. Il sentiero continua a salire fuori dal bosco affrontando la parte rocciosa del M. Penna attraverso una larga cengia attrezzata. Nel tratto finale qualche facile roccetta attrezzata conduce fino alla vetta, dopo 1.15 ore di cammino. Dalla vetta si gode una ottima vista a 360°, che spazia dalle Alpi alle Apuane, dai monti dell’Appennino Ligure fino alla Corsica nelle giornate terse. In vetta è presente una piccola cappella e una statua della Madonna.
Il percorso discende con pendenze moderate il M. Penna in direzione ovest, entrando quasi subito in una fitta e suggestiva foresta di faggi, fino a raggiungere il Passo dell’Incisa dopo circa 30 minuti di cammino.
Dal Passo dell’Incisa è possibile rientrare rapidamente alla casa forestale chiudendo anticipatamente l’anello. Si seguono invece le indicazione per il Passo della Spingarda (non le indicazioni per Prato Mollo, simboli quadrato giallo e croce gialla) e si prosegue in salita in direzione ovest lungo l’Alta Via dei Monti Liguri.
Si costeggia il M. Nero fino a giungere a una sella, da cui inizia una dolce discesa su sentiero un po’ sconnesso, fino a raggiungere un crocevia. Si evita il sentiero il sentiero che porta a Prato Mollo e si prosegue verso il Passo della Spingarda, che si raggiunge dopo pochi minuti. Dal Passo della Spingarda si prosegue in direzione WNW lungo l’Alta Via dei Monti Liguri, lungo un sentiero tra le rocce molto ben segnalato, fino alla vetta dell’Aiona (raggiungibile in 30 minuti dal Passo con una deviazione dall’Alta Via di 5 minuti). Anche dal M. Aiona la vista è vastissima.
Si ritorna in 20 minuti al Passo della Spingarda e si prosegue l’anello in discesa in direzione nord (simbolo rombo giallo) fino al Quadrivio del Rio Dragonale, caratterizzato dalla presenza di una fonte. Da qui si svolta a destra in direzione del Passo dell’Incisa e si costeggia per tutto lo sviluppo il M. Cantomoro, fino a raggiungere la strada asfaltata del Passo dell’Incisa dopo circa 45 minuti.
Da qui si segue la strada in discesa che conduce rapidamente (5-10 minuti) alla casa forestale, terminando l’anello.
- Cartografia:
- IGM 1:25000
- Bibliografia:
- Vette e sentieri in Val D'Aveto, F. Capecchi, A. Parodi, 2010