Da S.Carlo si ritorna sulla statale per circa 400m. All’altezza di di una curva a sx (spalletta del ponte e bidoni immondizia) si scende a dx seguendo la X rossa per attraversare il torrente Varenna, prima con un guado e poi con un’aerea passerella. Si entra nella selvaggia valle del Rio Gandolfi che si risale. Dopo la località Rombo (m 276) si attraversa il Rio Gandolfi su massi affioranti per risalire la riva sx idrografica. Dopo altri due guadi e aver superato un gruppetto di case diroccate (m 520), si attraversa per l’ultima volta il Rio Gandolfi per risalire il valloncello sotto la Punta del Corno, in ambiente estremamente aspro e selvaggio. Il sentiero sale ripido verso uno spalto (freccia a dx per percorso diretto lungo la cresta), poi scende leggermente traversando su terreno roccioso portandosi sull’ampio crestone Est della Punta del Corno, che si risale su bel terreno di roccette (ripido). sempre seguendo la “X” rossa. In seguito la cresta spiana, si supera a dx (Nord) uno spuntone roccioso e per un canale erboso (traccia) si arriva in vetta alla Punta del Corno (piccola croce e libro di vetta). Panorama stupendo su Genova.
Scesi brevemente verso NO, si prosegue verso il M. Penello sul sentiero a dx del metanodotto (vari ometti, un pò monotono) fino ad arrivare sul vasto pianoro che porta al tondeggiante monte Penello (995 m) con due bei bivacchi ristrutturati di recente e tavola d’orientamento in acciaio inox.
Si prosegue verso N seguendo le indicazioni AVML lungo la larghissima dorsale tagliando i tornanti della carrareccia. Due opzioni di discesa:
1) Dal Colle Gandolfi (m 938) prendere a dx il sentiero segnalato con “=” rosso che, superata una bella fontana, scende a Camposilvano.
2) Proseguire lungo la dorsale verso N fino a raggiungere le paline che indicano la palestra di arrampicata Rocca del Garsello, segnavia triangolo rosso. Giunti alla congiunzione con il sentiero a SX verso Lencisa, proseguire invece seguendo la “+” rossa scendendo a dx. Si attraversa il bosco scendendo per una vecchia mulattiera malandata con tratti ripidi e fogliame che copre il fondo e le eventuali buche. Superate le Case Buracin (diroccate) e il gruppo di case rurali dell’Arma si giunge a Camposilvano.
Da Camposilvano tramite la strada asfaltata in breve si raggiunge nuovamente San carlo di Cese.
- Bibliografia:
- I monti di Genova di Andrea Parodi