Da Ailefroide, su comodo sentiero al refuge du Pelvoux (1200 metri di dislivello, 3 h). Risalire la morena dietro il rifugio sin quasi contro la bastionata rocciosa, indi traversare in piano a sinistra (pericolo caduta seracchi) ed alzarsi per neve (o sfasciumi) sino ad un dosso nevoso, denominato Bosse de Sialuze, mt 3229.
Per le Rochers Rouges
Dalla Bosse risalire verso dx seguendo i rari ometti. Costeggiare la parete in direzione del rifugio e su itinerario mai difficile ( passi di II+) ma su roccia alquanto modesta risalire la parete. Intercettare e seguire gli ometti che in primo momento sono costanti poi diminuiscono. Proseguire con un andamento verso dx (faccia a monte), senza mai arrampicare veramente: le mani sono utili per aiutarsi nei movimenti su placche ben appigliate e canali sfasciumosi e con pietre rotte. Seguire l’itinerario più logico e facile.
A seconda delle condizioni del periodo, si può trovare neve a circa 2/3 della parete.
Le Rochers Rouges sono anche una via di discesa, non molto praticata ma possibile.
Per il Couloir Coolidge.
Percorrere il ghiacciaio di Sialuze che in breve conduce alla base del couloir Coolidge, che si risale (45° massimo) sino a sbucare sul pianoro glaciale tra le due punte. Facilmente raggiungere la punta Puiseaux del Pelvoux, la più alta tra le due.
Scendere in direzione est per l’invitante glacier des Violettes, dapprima semplice poi via via sempre più crepacciato. Perdere alcune centinaia di metri d quota, varcare una crepacciata molto aperta e spesso problematica, per raggiungere una crestina nevosa intervallata da risalti rocciosi sulla sponda sinistra (scendendo) del glacier des Violettes. Seguirla fedelmente(ancoraggi per doppie ma si scende molto più facilmente e velocemente disarrampicando) sino ad un’inconfondibile forcella. Scendere un canale di rocce rotte che riporta sul glacier des Violettes, nell’enorme pianoro glaciale al di sotto della maestosa seraccata. Attraversare detto pianoro (fortissimi pericoli di caduta seracchi) e risalire pochi metri ad una sella nevoso detritica. Scendere in direzione del sottostante névé Pellissier, superando una prima balza rocciosa (disarrampicata facile o doppia in canale strapiombante), scendere un nevaio poi un successivo facile salto roccioso di 50 metri (anche qui facile disarrampicata ma ancoraggi per doppie in loco) conducono al névé Pellisser che si scende fino al suo termine. Scendere ora il ripidissimo sentiero per prati, e raggiunta una zona di ontani piegare a destra (scendendo) per imboccare la virre de Ailefroide destreggiandosi al meglio nella boscaglia seguendo sempre le tracce di sentiero più marcate. (Se invece di girare a destra si prosegue sulla sinistra si risale un centinaio di metri poi con percorso pianeggiante il sentiero conduce al névé des militaires all’inizio del piano di Pre de Madame Carle). Scendere la cengia obliqua in direzione di Ailefroide (massimo II grado) raggiungendo una profonda gola. Non scendere dentro di essa ma traversare in piano e girare uno spigolo con passaggio aereo e molto esposto seppur facile, indi continuare a disarrampicare detta cengia, che oppone passaggi di arrampicata sino all’ultimo metro, quando essa termina nei prati a 10′ dal villaggio di Ailefroide (contare 6 ore di discesa dalla vetta ad Ailefroide se non c’è affollamento sulle parti di misto, in tal caso i tempi si possono dilatare notevolmente)
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Pelvoux Couloir Chaud

Selè (Col du) Via Normale da Ailefroide
Selè (Pointe du) da Ailefroide per il Glacier du Selè e la cresta Sud-Est

Ailefroide Orientale Cresta Sud

Pelvoux Pente Centrale
Glacier Noir (Col du) quota 3525 m da Ailefroide per il Col du Glacier Noir e la cresta est

Pelvoux Via Normale per il Couloir Coolidge

Pelvoux (Trois Dents du) – Goulotte Berhault
Dormillouse (Pic de) dalla Combe du Riou

Pelvoux Couloir Mettrier
