Due montagne situate nel Vallone Fauniera, facilmente accessibile dal Santuario di Castelmagno.
Ben si prestano ad essere salite con le ciaspole ai piedi, l’itinerario qui proposto e descritto è generalmente sicuro, solo in pochi punti richiede attenzione e una attenta valutazione delle condizioni del manto nevoso.
E’ anche possibile fare un piccolo anello, con la discesa che si può fare dal Vallone della Miniera, raggiungendo le tracce di salita nei pressi del Gias Fauniera. Oltre al Tibert, Viridio e Tempesta quando ci si reca in Valle Grana si può tenere in considerazione anche questo itinerario, come valida alternativa.
Itinerario poco frequentato e lontano dalle piste battute, notevole panorama che è possibile ammirare dalla cima.
Il periodo migliore per compiere questa salita va da gennaio a marzo. Nel periodo invernale la strada viene tenuta pulita fino al Santuario di Castelmagno.
dal Santuario di Castelmagno o dallo slargo situato al termine della stradina tenuta sgombra dalla neve, si inizia a seguire la strada innevata che porta verso i Colli Fauniera e Valcavera, trascurando la prima diramazione a destra che sale verso il Tibert e la Punta Tempesta.
La stradina ha inizialmente un andamento quasi pianeggiante, e sale poi con pendenza moderata, tenendosi sempre su lato destro del vallone, toccando le Baite Parvo m. 1958 sotto l’imponente parete rocciosa della Cima Reina. Poi seguendo sempre la stradina (trascurando tracce e un bivio a destra) che a sinistra aggira le rocciose Punte Parvo e Parvetto, per salire con alcune curve e raggiungere il Gias Fauniera m. 2191 posto sotto la bella parete rocciosa della Rocca Negra.
Oltrepassato il Gias, si trascura un bivio sulla destra che sale nel Vallone della Miniera ( punto dove scende un altro itinerario proveniente dalle Punte Pelvo e Sibolet) continuando lungo la stradina (oppure tagliando i tornanti con alcune possibili scorciatoie) si raggiunge la bella conca dove è situato il Rifugio Trofarello alla Fauniera m. 2300 (chiuso).
Dal rifugio si piega a destra, tralasciando la strada che a sinistra porta al Colle Fauniera, e per facili pendii si raggiunge il Colle Esischie m. 2370 (cartello indicatore).
Dal colle si piega a destra e si sale lungo la cresta SE, con un tratto iniziale abbastanza ripido, dopo la spalla a quota 2460 m. la pendenza diminuisce e con facile percorso si raggiunge la cima del Monte Pelvo m. 2555. Si prosegue poi lungo la facile cresta, che scende toccando un colle senza nome a quota 2505 m. e con facile ed evidente percorso lungo l’ampio crestone si raggiunge la sommità della Cima Sibolet m. 2582. (ore 3,00 indicative da Castelmagno).
In discesa, oltre a seguire a ritroso lo stesso itinerario, è possibile compiere un interessante anello. Dal colletto di quota 2505 m. si abbandona la cresta e si scende a sinistra, su un pendio inizialmente ripido entrando nel Vallone della Miniera. Si scende tenendosi al centro del vallone che consente una discesa veloce, fino a sbucare nei pressi del Gias Fauniera, dove seguendo la traccia fatta in salita si rientra a Castelmagno.
- Cartografia:
- IGC foglio 7. Valli Grana Stura Maira in scala 1:50000 ; IGC foglio 112. Valle Stura-Vinadio-Argentera. scala 1:25000