Si sale in auto nel vallone di Riofreddo fin dove l’innevamento lo consente. Quindi si prosegue lungo la strada per il Rifugio Malinvern fino al Gias della Grotta (m 1700 circa). Qui si deve attraversare il rio Freddo e risalire lungo il rio della Paur in dx orografica (se si pernotta al Rif. Malinvern occorre tornare indietro un tratto sul percorso d’accesso al rifugio).
Questo tratto è piuttosto malagevole poichè si deve percorrere un terreno ripido, roccioso e boscato. Verso quota 2100 m la pendenza diminuisce e il vallone di salita diventa più definito. Seguendo sempre il corso del torrente, si compie un semicerchio prima verso dx (SE), quindi verso sx (NE) e si raggiungono gli alti piani del Vallone della Paur. Solo a questo punto si vede la meta, sullo sfondo, riconoscibile per la forma trapezoidale. Attraversata la conca verso NE, si punta al conoide fra la Paur e il Pan Perdù e, giunti sotto le pareti rocciose che uniscono le due cime, si vede a dx il canalino di salita, fin ad allora completamente nascosto. Questo ha un’altezza di circa 200 m e una pendenza di 40° nel primo tratto e 45° abbondanti nel secondo. Si risale il canale picca e ramponi e si esce ad un colletto della cresta SO a sx di un gendarme (q. 2937 m ca.), si piega a sx (NE) e si risalgono con attenzione le placche rocciose inclinate che in breve portano alla vetta (se innevato anche questo tratto è particolarmente ripido e delicato).
Discesa per il percorso di salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.13 Alta Valle Stura di Demonte