L’itinerario che viene qui presentato è costituito dall’abbinamento di due vie, (una sul Torrione Anna, l'altra sulla parete retrostante) che consentono di superare il settore più imponente della parete con una bella e varia arrampicata.
Le vie sono attrezzate a fix 8 o 10 mm, un po' datati (a occhio avranno una decina d'anni), ma ancora affidabili.
Le soste sono a 2 fix 10 mm. con catena (un po' arrugginite) e majon.
Si prende quindi a sinistra una stradina sterrata, che diventa un sentiero, dapprima in discesa, poi prosegue a mezzacosta fino alla pietraia che si trova alla base della parete (20 min). Prima della pietraia, vicino ad un tavolo di legno, c’è una bacheca che illustra la serie di vie presenti sulla Rocca Parei.
Proseguire in leggera salita lungo la pietraia (bolli rossi), fino alla base del torrione Anna, che si trova sotto la verticale del settore più alto e imponente della parete (a sinistra, dove ci sono anche le vie più interessanti), dove ha inizio la via.
RELAZIONE:
L.1
Raggiunta la base del torrione Anna, ci sono varie possibilità. Noi abbiamo attaccato la via identificata da una mattonella colorata in azzurro, nel cui primo tiro c’è un tetto molto marcato, che si supera con passo atletico (6a) Sosta 1.
L.2
Inizio delicato su placca (5+/6a), poi un piccolo strapiombo. Dopo circa 4 metri più facili si arriva alla Sosta 2.
L.3
È l’ultimo tiro del Torrione Anna. Si arriva alla sua sommità superando un bel muro strapiombante, ma ben ammanigliato (5). Sosta 3.
A questo punto si scende leggermente, attraversando, anche di conserva, un cengione erboso, che porta alla base della parete retrostante, sulla quale ci sono varie possibilità, più o meno impegnative. Noi abbiamo seguito la via identificata da bolli blu, nel centro (chiodatura un po’ vecchiotta, ma ancora affidabile).
L.4
Bellissimo tiro, molto tecnico: inizio su muro verticale di placca, con pochi appigli; parte centrale più facile, poi un ultimo passaggio delicato, sempre di placca, prima di arrivare alla Sosta 4 (6a).
L.5
Si continua su belle placche inclinate (5,5+), piegando a destra in direzione dello spigolo e sostando in un punto molto scomodo sotto un evidente tetto (Sosta 5).
L.6)
Salire direttamente il bel tetto (6a+), che costituisce anche il passo più duro dell’intera via (o insieme di vie), proseguendo sempre lungo lo spigolo, con arrampicata varia e divertente, che alterna passaggi su placca a passaggi di forza in leggero strapiombo (5+). Si giunge così alla cresta pianeggiante che costituisce la sommità di Rocca Parei (Sosta 6).