Si sale per una sterrata sulla sinistra prima della chiesetta. Si supera un primo edificio e in corrispondenza del secondo si segue una traccia verso sinistra con ometti evidenti fino all’attacco della via, in corrispondenza di un diedro (30′ dalla macchina).
L1: diedro (5a) e poi placca facile (III), 30 m, sosta a fix
L2: placca liscia e facile, 45 m, III, 4b max, sosta a fix
L3: breve strapiombino e poi placca appoggiata, 45 m, 4b, sosta a fix
L4: placca e poi fessure e rigole, sosta a destra sotto una paretina, 45 m, 5a, sosta a fix
L5: breve strapiombino e poi placca solcata da fessure, 40 m, 4c, sosta a sinistra
L6: breve diedro liscio e coricato e poi placca rotta, sosta a sinistra, 30 m, 5a, sosta a fix
L7: strapiombino (5c) e poi placca verticale (5b), 30 m, tiro chiave della via, sosta a fix a destra
L8: 30m anzichè 40, ( cresta molto rotta )
L9: 40m anzichè 60
per la vetta della pania secca dall’ ultima sosta prendere a destra e risalire il primo dente che si incontra della pania secca.
In cima si trova il primo anello di calata, calarsi sulla ampia forcella (15-20m) e seguire di nuovo la linea della cresta fino a risalire all’ antecima della pania secca, ( vari sali-scendi; qualche pssaggio esposto).
Qui si trova il secondo anello di calata, calarsi sulla stretta forcella ( 20m ). Da qui si nota una sosta a fix sotto un tettino, risalire verticali un tratto di III ( due fix e un chiodo )
Dalla fine della via abbiamo impiegato circa 2h per raggiungere la vetta della pania secca.
- Cartografia:
- Alpi Apuane Ed. Multigraphic
- Bibliografia:
- Alpi Apuane, B. Barsuglia e G. Cerboni