Itinerario completo:
•il tratto alpinistico in cresta è lungo e esposto (in condizioni normali PD+);
•il pendio che da accesso dal crinale tra la vetta centrale del Palù e il Piz Spinas è ripido ed esposto e richiede una più che buona tecnica sciistica;
•il Foura per essere percorso in sicurezza, richiede abbondante - ma sicuro - innevamento
Dalla Capanna Diavolezza (2973), raggiunta in funivia oppure risalendo le piste da sci, scendere sul Vadret Pers in dir SE sino a quota 2780. Montate le pelli si risale la vedretta in direzione SSE fino a raggiungere alcuni crepacci che si superano sulla sinistra, per poi affrontare una serie di pendii di media inclinazione fino a raggiungere la crepaccia terminale, superabile grazie ad una scala metallica posizionata in loco, e in pochi minuti si perviene ad un ampia spalla. Si prosegue sulla non difficile cresta fino alla cima orientale, 3882m. Per la cima centrale (3905m), bisogna percorrere ancora ca. 500m di cresta esposta, a tratti affilata e con cornici.
Dalla vetta centrale del Palù, stando sul lato sud del filo di cresta, sempre con gli sci in spalla, abbassarsi verso il Piz Spinas.
Un poco prima della massima depressione tra le due vette, ricercare alla propria sinistra il miglior passaggio tra le rocce – su terreno comunque ripido ed esposto – per accedere all’Altopiano di Fellaria. Calzati quindi gli sci, si scia attraverso detto passaggio, abbassandosi di oltre 200m, prestando al suo termine la dovuta attenzione per l’attraversamento della crepaccia terminale.
Un volta sul pianoro del ghiacciaio dell’Altopiano di Fellaria risalirlo su terreno adagiato (per comodità ripellare gli sci: max 100m di dislivello) in direzione W, sino alla evidente sella posta tra il Piz Spinas (alla propria dx) e il Bellavista (alla propria sx). Da qui, togliere le pelli e cercando di non perdere quota (sarebbe consigliabile guadagnare almeno altri 25m), compiere un traverso di circa 250m sino a bissare il crinale glaciale che scenda dalla vetta orientale del Bellavista, giungendo così all’ampia “terrazza” ai piedi del Bellavista.
Da qui, prestando la massima attenzione ai crepacci, abbassarsi in direzione NW di circa un centinaio di metri, stando possibilmente in prossimità del crinale prima aggirato che conduce allo sperone roccioso della Fortezza. Raggiunta la quota di 3600m ca. si devia marcatamente alla propria SX (direzione WN) per immettersi nell’ampio pendio/canale del Foura, che si scia sino all’isolotto di quota 3087 m (sulla propria sinistra) dal quale si dipana il traverso per accedere al Buuch.
Si prosegue quindi la propria discesa nel ghiacciaio ricompreso tra detto isolotto e i contrafforti rocciosi della Fortezza, sino a confluire a quota 2600 m ca. sul Vadret da Morterastch, che si scia sino a quota 2050 m dove si imbocca poi la strada/pista che conduce alla stazione del Morterastch.
- Cartografia:
- Bernina
- Bibliografia:
- Guida Bernina
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