Dalla località Pineta si seguono le evidenti indicazioni per il Rifugio Nasego verso dx, il sentiero è ben marcato e facilmente camminabile, sale subito con tre tornanti, poi prende un andamento rettilineo verso Sud-Est mentre sale costantemente tagliando il pendio, passando in un paio di frangenti in una sorta di trincea incassata tra pareti rocciose, poi taglia ancora a mezzacosta il pendio erboso che scende ripidissimo dal Monte Palo sovrastante (ignorare il sentiero che si stacca al di sopra e che punta direttamente verso la cima della montagna), e subito dopo quattro tornantini molto stretti si affronta l’ultimo rettilineo, passando ad un certo punto sotto ad un enorme traliccio dell’alta tensione, per poi raggiungere l’ampio valico dove sorge il Rifugio Nasego in bella posizione panoramica a cavallo tra la valle di Lodrino a Sud, e quella di Marmentino a Nord.
Dal rifugio saliamo dapprima sulla Corna di Savallo: in soli 20 minuti, seguendo la facile cresta verso Est, si raggiunge dapprima il traguardo del tracciato di una corsa in montagna (“Trofeo Nasego”), poi una cimetta con delle cannule in metallo che aiutano ad identificare le cime circostanti, e infine, a poche decine di metri di distanza, tramite un tratto attrezzato che francamente ci è parso abbastanza inutile si giunge alla croce di vetta della Corna di Savallo 1436mt., recintata con una staccionata.
Ridiscesi al rifugio, si affronta ora la salita al Monte Palo, percorrendo la cresta in direzione opposta, verso Ovest. Si entra in un marcato valloncello che di fatto suddivide la cresta in due cordigliere separate, al loro interno si trova un curioso piccolo pascolo sospeso sul crinale della montagna, con una minuscola zona umida, poi una vecchia cascina semi-diroccata nei pressi di un faggio solitario da qui si incomincia più marcatamente a salire verso al cima del Monte Palo.
Davanti a noi prosegue il valloncello incassato tra le due creste: è possibile salire indifferentemente lungo la cresta di destra o lungo quella di sinistra, il risultato è il medesimo in quanto le due creste si ricongiungono poco prima della cima. Sulla vetta il panorama è notevole, e immancabilmente campeggia la consueta croce recintata. Dalla cima del Monte Palo proseguire lungo la cresta verso Ovest, perdendo quota con alcuni tratti abbastanza ripidi e scivolosi mentre si segue la labile traccia di passaggio che taglia il pendio erboso. Si piega ben presto verso Nord seguendo l’ampia dorsale che va in direzione del visibile paese di Marmentino, fino all’evidente sella dove sorge il roccolo Morandi 1227mt. dove è situato un posto fisso di caccia in un ampio prato attorniato da boschi.
Dal roccolo seguire verso sinistra il sentiero 3V (indicazioni per Lodrino e il Passo della Cavada), che con andamento quasi pianeggiante in una ventina di minuti fa attraversare il versante settentrionale del Monte Palo, transitando da altri posti di caccia con ruderi di vecchi edifici, fino ad arrivare al Passo della Cavada 1158mt. Da qui non resta altro che prendere il sentiero in discesa per Lodrino ritornando alla località Pineta.