Consigliabile quando è possibile partire da Thumel.
Il percorso dopo il rifugio Benevolo è decisamente diretto, richiede neve assestata per la presenza di alcuni pendii ripidi.
In inverno la strada è chiusa a Rhèmes Notre Dame 1723 m, pertanto è altamente consigliabile effettuarla solo quando è possibile arrivare in auto al parcheggio di Thumel (solitamente da aprile).
Da Thumel 1848 m si prosegue sul sentiero estivo che subito a fianco di un alpeggio si alza di quota fino a raggiungere una chiesetta, che precede un lungo tratto in falsopiano per facili prati, restando sempre sulla sinistra idrografica della Dora di Rhemes (evitare di attraversarla, percorso poco adatto alle racchette). Si prosegue fino a dover salire un breve dosso, dopo il quale si scorge la stradina ed il ponte successivo che andrà raggiunto, proprio sotto la verticale del Rifugio Benevolo 2285 m.
Raggiunto il rifugio si prosegue ancora brevemente sul ripiano lasciando a destra la Dora di Rhemes, per poi abbandonare il percorso per la Punta Galisia a favore di alcuni dossi e pendii sulla sinistra, esposti a sud-ovest. Si giunge rapidamente nei pressi del ruderi dell’Alpe Basei 2412 m, e superato un pendio si accede alla conca posta sotto la Punta Palettaz a destra, e la Punta di Lavassey a sinistra.
A questo punto due opzioni:
- il percorso classico prosegue a destra, salendo un dosso ripido in diagonale un po’ scomodo con le racchette, puntando ad un grosso masso cubico ben visibile. Da qui si accede ad un altro pendio, anch’esso ripido che può essere superato o tramite una sorta di canalino al centro tra alcune roccette a destra e una cresta rocciosa a sinistra, oppure salendo il più lungo ma meno ripido (ma sempre sostenuto) pendio-dorsale sulla destra, costellato di massi affioranti. In entrambi i casi si arriva ai pendii finali con la cima ora visibile di fronte.
- con neve sicura si può salire il ripido pendio che si trova al centro della conca, che permette di puntare direttamente ai pendii superiori puntando ai torrioni della Punta Palettaz nord.
Raggiunti con uno dei due percorsi un modesto avvallamento con un ripiano, si sale ora più dolcemente alla selletta compresa tra la punta nord a sinistra e la sud a destra.
Si volge a destra, percorrendo la non difficile dorsale tra neve e qualche roccetta (attenzione a possibili cornici sul lato sinistro che precipita nel vallone della Vaudalaz) e generalmente si arriva alla cima (ometto) racchette ai piedi.
Discesa da uno dei percorsi di salita, eventualmente si può scendere il pendio diretto che parte proprio dalla cima senza ritornare alla selletta.
Possibile in pochissimi istanti salire anche la Punta Palettaz Nord, costituita da alcuni torrioni rocciosi che si salgono senza grosse difficoltà.
- Cartografia:
- IGC-FOGLIO 102 VAL DI RHEMES