Percorso solitario, affatto difficile o tecnico, più interessante e esplorativo della via dal Vicerè o dalla ancora più modesta via dalla Colma di Sormano, utile per allenamento.
A passo blando e poco allenato tempo circa 2.30-2.40h (con sosta 2.40-2.50h).
Il sentiero (mulattiera – in parte cementata, in parte lastricata/acciottolata) parte subito con una rampa, continua molto pendente che si inerpica tra le ultime case di Palanzo e della frazione di Cassin. Il sentiero incomincia a spianare poco dopo le ultime case e prosegue tranquillo e comodo fino ad un bivio, dove si prende a sinistra, in direzione di Bocchetta di Nesso e Rifugio Riella/Monte Palanzone. Si passa la piccola casa in località Il Gaggio, tenendola sulla destra. Tutto tranquillo fino al bivio successivo, dove non si segue sulla destra in direzione Rifugio Riella/Monte Palanzone ma si prosegue sulla sinistra, sempre sulla mulattiera cementificata/lastricata fino a raggiungere la Bocchetta di Sciff. Si punta a sinistra, seguendo la jeepabile, , e si passa l’Alpe di Lavignac dove c’è una cisterna e una roulotte. Alla Bocchetta di Lavignac, si prosegue sulla jeepabile sulla destra fino ad arrivare alla cima del Monte Preaola, con croce e targa. Si ritorna poi alla Bocchetta di Sciff e tenendosi sulla destra la via di salita, si prosegue invece diritto, scendendo leggermente e tenendo il Monte Faello sulla destra arrivando alla Bocchetta di Nesso. Alla Bocchetta si tira diritto nel bosco fino al Cippo Marelli. Al Cippo si prosegue ancora diritto, sul sentiero largo come la A4 che risale la ultima, ripida rampa fino alla cima del Palanzone.