Al km 0+900 della S.P. Vernante-Palanfrè sulla dx c’è un piccolo spiazzo e una palina che indica (Via dei Teit). Si prenne una strada sterrata che,, abbastanza ripida a tornanti nel bosco, raggiunge in breve l’ingresso di una cava. IL percorso prosegue su sentiero ripido fino ad un colletto, dove si imbocca il sentiero sulla sinistra, tralasciando sulla destra un sentiero che scende a Vernante. Dopo un tratto in salita poco sotto il filo di cresta, si cambia versante, entrando in una faggeta e proseguendo per un tratto in falsopiano. Si inizia quindi un lungo diagonale in leggera salita nei pressi della cresta spartiacque, passando da un versante all’altro.
Una ripida e lunga salita consente di raggiungere un piccolo rudere. Un breve taglio in costa riporta nella faggeta e, da qui, a Tetti Colletta. Attraversata la borgata, si prosegue verso sinistra (direzione SSE) lungo un costone prativo. Entrati nel bosco si tralascia un sentiero che scende sulla sinistra e si prosegue in piano fino a raggiungere l’Intaglio della Bercia, dove si tralasciano altre due tracce che scendono sulla sinistra. Una salita lungo un costone, al sole, porta dapprima a Tetti David e quindi, dopo aver passato i resti di un abbeveratoio per gli animali, a Tetti Bertaina.
Si lascia una traccia sulla destra, si passa un secondo abbeveratoio e si raggiunge l’impluvio del Vallone di Cornalè , dove si lascia una traccia che sale sulla destra. Attraversato il torrente, si passa sul versante destro orografico del vallone e si sale in un bosco di faggi su ottima mulattiera fino uno spartiacque. Lasciata una traccia in discesa sulla sinistra, si prosegue la salita, nuovamente su assolati pendii, con magri prati e ginepri, fino a raggiungere Tetti Doni e la fresca sorgente che sgorga poco oltre. Nei pressi dell’impluvio del Vallone di Pioccia bisogna lasciare il sentiero che sale ai pascoli della Maddalena e prendere un traccia non troppo evidente che scende a passare il torrente.
Passati sul versante a N, si ritrova la faggeta che si attraversa a mezzcosta su sentiero o traccia, passando alcuni ripidi impluvi (possibile neve anche in primavera inoltrata). Raggiunto un colletto, si percorre una lenta discesa a mezzacosta. Si passano la Fontana del Saut e il bivio sulla sinistra per loc. Due Ponti, quindi ci si immette nel Vallone di Franco.
Superato l’impluvio di questo ennesimo vallone e la Fonte Galina, si prosegue a mezzacosta fino ad un altro colletto ove sorgono i Tetti Cucet (ottimo panorama). Qui il sentiero è poco segnato, per cui subito sopra le case piegare a dx,dove inizia un ultimo breve tratto pianeggiante, entrati nuovamente nel bosco ha inizio la discesa.
Passati alcuni stretti e ripidi tornanti, e lasciata una traccia sulla sinistra, si inizia un traverso in diagonale abbastanza ripido che scende fino agli ex-coltivi a valle di Palanfrè. Un saliscendi ai margini dei campi porta infine alla strada provinciale, proprio in corrispondenza dell’ultimo tornante prima del posteggio della borgata. La si segue verso destra (in salita su asfalto) e si raggiunge in breve Palanfrè.
Per la discesa se non si vuole fare lo stesso percorso e non ci si è organizzati con le macchine, si può seguire la strada provinciale (mai troppo trafficata) che permette di fare diversi tagli per cui i km. da percorrere diventano circa 5,5.