La prima parte dell’itinerario è comune con il numero 71798, fino al bivio tra i sentieri B4-B7.
Escursione semplice ma anche impegnativa in alcuni tratti. Buona la segnaletica lungo tutto il percorso anche se in alcuni tratti, specie quelli erbosi, le tacche si perdono e bisogna procedere un po’ ad intuito ma senza possibilità di errore.
Dal piazzale del Santuario ci si dirige verso il Bed&Breakfast “La bella Epoque” dove si imbocca il sentiero B2 per la Chiesa ed il Colle S. Carlo. Dopo un breve tratto su sterrato erboso si procede su ciottolato fino ad arrivare ad un bivio dove il sentiero si sdoppia. I due rami sono equivalenti, è indifferente quale scegliere: quello di destra sale toccando quel che resta delle quattro cappelle, quello di sinistra, dopo un tratto su sterrata, sale sfiorandole; entrambi si ricongiungono presso il Nido del Pettirosso e la Chiesa di S. Carlo, da dove si scende sul Tracciolino.
Si attraversa l’asfalto e subito si trova la partenza del sentiero B7 per il Bric Paglie, che sale incrociando alcune volte la sterrata fino ad arrivare all’evidente bivio B4-B7; si prosegue lungo il B4 sempre seguendo la sterrata che passa vicino alla Cappelletta della S. Esuberanza ed arriva all’alpe-rifugio Pianetti. Qui si trovano le indicazioni per il sentiero B 4b per il Bric; il sentiero, recentemente ripristinato, sale sempre ben individuato dalle tacche bianche-rosse fino all’alpeggio di Paglie di sopra, dove però un po’ si perdono e dove, secondo la cartina, dovrebbero proseguire per l’alpeggio di Amburnero di sopra, posto sulla dorsale. Conviene invece salire su percorso libero e non indicato fino a Le Baracchette (1812 m), dove poi si prende il traverso che in breve porta alla vetta del Bric (1859 m) individuata dal grosso ometto con targa.
Per la discesa, dalla vetta si scende in direzione SE in direzione dall’alpeggio di Amburnero, seguendo le fresche ed abbondanti tacche bianco-rosse fino ad un colletto dove una palina segnala la partenza del sentiero per l’alpe Nicoletto (1650 m), già ben visibile dalla cresta. Nell’erba il sentiero non è evidente, conviene scendere ad intuito, più in basso si ritrovano invece le tacche bianco-rosse che guidano fino all’alpeggio. Da quest’ultimo si scende al sottostante alpeggio di Alpone; la partenza del sentiero è individuata da ometti sui massi e poi dai frequenti segni bianco-rossi, che però si perdono prima di arrivare all’alpeggio per cui l’ultimo tratto di discesa si fa su percorso libero.
Raggiunta la sterrata ad Alpone la si percorre in discesa fino ad un primo bivio dove si trovano le indicazioni per il sentiero B12 che scende sul Tracciolino lungo la strada; conviene però proseguire ancora per un breve tratto lungo la sterrata, fino all’alpeggio di Amburnero di sotto dove un’altra palina indica la partenza del sentiero B11, che sempre evidente e ben indicato da tacche bianco-rosse scende prima nei prati, poi entra nel bosco e confluisce infine nella strada sterrata che arriva sul Tracciolino in località La Bossola da dove, seguendo la strada asfaltata, si ritorna al Santuario.
- Cartografia:
- Carta della Valle Dora Baltea Canavesana, MU Edizioni, Fg 02, scala 1:20000