La salita è piuttosto faticosa e richiede allenamento. Ambiente e solitudine meravigliosi, tipici delle valli di Lanzo. Non è in condizioni molto spesso. Si può sbinocolare perfettamente dalla zona di Pian Benot. La parte ripida dell'itinerario si può dividere in due sezioni, inframmezzate da un bucolico plateaux. Entrambe le sezioni sono caratterizzate da una strettoia obbligata iniziale che poi si apre. Le pendenze nella sezione bassa sono sui 40° o poco più, nella parte alta sui 45° con passaggi un po' oltre. Le strozzature richiedono neve abbondante e spesso divengono goulottine ghiacciate. Superabili comunque: la bassa uscendo sulla destra e quella alta sulla sinistra (salendo). In totale sono 600/700 m di splendida sciata ripida.
Si segue inizialmente la strada per Castello. Dopo max 300 m al primo tornante abbandonarla scendendo sulla destra a reperire un ponticello sul rio Servin. Cercare il sentiero che parte sulla destra e salire seguendolo (raramente innevato) sopra il risalto roccioso. Dopo un traverso verso sinistra il sentiero entra nel vallone del Servin (quota 1500 m). A questo punto si abbandona il sentiero e si punta senza perdere quota a raggiungere il centro del vallone che scende direttamente dalla Torre d’ Ovarda. In pratica di qui si segue intuitivamente una linea diretta fino alla cima. Grandi massi nella parte bassa (indicativamente tra 1500 e 2000 m) rendono laboriosa la salita (e la discesa) se l’innevamento non è più che abbondante.
- Bibliografia:
- Ripido! edizione 2005, L'Arciere