Alcuni dettagli importanti:
nei mesi di Luglio-Agosto la strada da Les Chapieux a La Ville des Glacies e poi al Rifugio des Mottets è chiusa al traffico privato. C’è un servizio navetta (a pagamento), il tratto sull’asfalto è lungo ca. 4.5 km;
per essere un Tour abbastanza rinomato e citato, la segnaletica è decisamente scarsa, e non mancano i tratti dove il sentiero scompare. Fortunatamente ciò avviene su facile terreno prativo e l’andamento è sempre intuitivo;
il dislivello totale è 1536 m, fatto dai 1058 m da Les Chapieux al Col de l’Ouillon ed i 478 m da Pont Chezari e il Col Forclaz.
Il punto critico è naturalmente la logistica nei trasporti, considerando che al Colle del PS Bernardo non funzionano servizi di nessun genere, salvo i piedi o la fortuna di ottenere un passaggio.
Si parte da Les Chapieux (1554 m) al Refuge de la Nova, e si segue la strada asfaltata (chiusa al traffico a Luglio-Agosto, servizio navetta) che porta a La Ville des Glaciers (1789 m); qui si abbandona la strada asfaltata nei pressi di una chiesetta (indicazioni) e si segue la pista sterrata che, dopo avere attraversato un torrente, arriva al Refuge des Mottets. Non occorre arrivarvi, a monte del rifugio si stacca (indicazioni) il sentiero per Col de la Seigne e Col de l’Ouillon. Questo sale con larghi tornanti costeggiando una profonda gola sulla destra, arriva ad un bivio dove si separa dal ramo per il Col de la Seigne (indicazioni), scende nella gola, l’attraversa ad un guado e arriva ai pascoli sulla sponda opposta. Qui parte un lungo traverso che attraversa i prati, alternato da attraversamenti di canaloni detritici, ed arriva all’ultima conca sotto la parete rocciosa dove il sentiero, sempre ben segnalato ed evidente, inizia ad inerpicarsi alla volta del colle; superate le ultime ripide rampe si sbuca alla finestra del Col de l’Ouillon (2612 m) con vista sul vallone del Veis.
Dal colle occorre scendere verso il fondo del vallone alla volta del Col Forclaz sul versante opposto (3h20’ da palina). Le indicazioni da adesso diventano rarissime o inesistenti e il sentiero scompare tra l’erba o confuso con le tracce di bestiame; si trovano alcuni radi ometti, ma la loro presenza sembra più casualità che continuità. Come suggerimento: dal colle piegare a destra dirigendosi verso la bastionata rocciosa, da lasciarsi sempre sulla destra; quando poi si arriva al torrente, seguirne sempre il corso verso valle puntando alla sterrata che si vede sul fondo. Il percorso è sempre su erba, mai difficile e sempre intuitivo. Si arriva così a Pont de Chezari (2047 m) dove riappaiono le indicazioni del THT (paline) e si ritorna a salire verso il Col Forclaz.
In questa tratta le indicazioni sono sempre carenti. Si passa l‘alpeggio di Les Crottes, dove termina la poderale, si arriva ai ruderi di Le Tappier e si scavalca un dosso oltre il quale si affaccia il piano di Beauprè solcato dall’omonimo torrente. Attraversare il torrente e tutto il vallone, si arriva sul versante opposto dove si vede la traccia del sentiero su cui occorre portarsi. Si segue il traverso, poi il sentiero inizia a salire ma la traccia è molto labile e spesso si perde; su questo percorso incerto si arriva comunque al Col Forclaz (2525 m) dal quale, seguendo ora il marcato sentiero e le indicazioni fatte da frequenti paletti con il rettangolo giallo-verde, si arriva prima ai ruderi di La Parciere quindi (piegare a sinistra) si scende sulla sterrata per il Lac sans Fond lungo la quale si scende verso la strada asfaltata per il colle; attraversato il torrente, voltare a sinistra arrivando in breve all’Ospizio e quindi al Colle del PS Bernardo.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, Fg. 01 LaThuile-Haute Tarentaise/1, scala 1:25000