
Da qui cercare prima e poi seguire il sentiero nr 380 per la Val Gelada. Chiedete alla malga dato che le molte recinzioni per le mucche disorientano. Usciti dal bosco continuare sulla sinistra e seguire il sentiero fra i pascoli. Arrivati sotto alla Val Pestacavre, percorsa da un tubo per l’acqua, di colore blu si è in vista del Pilastro ben riconoscibile dalla foto con delle grosse nicchie in alto a sinistra. Abbandonare il sentiero e salire in direzione della parete per portarsi sulla sinistra di un conoide ghiaioso alla base di una bella placca chiodo rosso alla base (1,45h circa).
L1 Chiodo rosso segna la partenza c’è la roccia migliore della via, passo delicato per prendere la sosta, IV,VI;
L2 Forte strapiombo ben protetto a spit e grossi chiodi a pressione artigianali rossi, come tutta la via, la libera è ben ostica per la scarsa qualità della roccia, A1;
L3 Lunghezza più consona alla salita in libera anche se la generosa chiodatura aiuta assai, qualche friend alla cintura risolve gli ultimi problemi, VII+/A1;
L4 Lungo camino “classico” asciutto e verticale, sosta in comoda nicchia, V;
L5 Placca difficile molto tecnica e di equilibrio, segue un breve camino. Andare decisamente a destra per toppe erbose cercando la sosta in alto a sinistra, tiro di non facile lettura in alto, VIII/A1;
L6 Ancora erba e gradoni tutto sommato solidi fino alla sosta a sinistra, V;
L7 Ultimo tiro impegnativo sempre in stile ibrido libera/artificiale il muro finale è davvero bello e difficile, VII/A1.
L8 Non percorsa siamo scesi in doppia.
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