L'itinerario qui descritto, segnalato da ometti abbastanza frequenti, cerca di collegare i tratti più interessanti e con roccia migliore, con difficoltà intorno al II/III e un tratto di III+.
Si può partire anche dalla strada del Selleries, in località Saret del Campo (accorciando di più di 200m il dislivello) e si segue il sentiero 336 senza possibilità di errore.
Intorno a q. 2500m i due sentieri si uniscono e si prosegue brevemente fin quasi sotto al Colle dell'Orsiera, prima del grosso masso nerastro sul sentiero (che precede i tornanti sotto il colle) si abbandona la traccia principale, si attraversa un prato a dx e si prosegue per pietraie a grossi blocchi puntando alla base dello sperone (posto a sx di un enorme blocco in mezzo alla pietraia), qualche ometto nell'ultima parte.
Contornare la base dello sperone a sx per una decina di metri, l’attacco si trova a dx di un ometto in corrispondenza di un diedro-camino (III-). Superato questo breve tratto si prosegue brevemente sulla dx del filo, fino in corrispondenza di un diedro squadrato (chiuso in alto da un tetto), salire la placca a sx del diedro (III) fino in corrispondenza di una cengetta orizzontale, che si percorre verso sx. Al termine della cengia si individua un canalino di rocce scure, che conviene affrontare sul bordo sx, obliquando verso un altro canaletto erboso a sx (max II); arrivati in un ripianetto si va a dx fino alla base di una placca, caratterizzata in alto a dx da una spaccatura (III) da risalire fino in cima. Proseguire su terreno rotto e facile, puntando sempre al gendarme staccato ben visibile da sotto. Affrontare uno speroncino (III-), sulla sx di un canalino, che porta alla base del torrione su cui si appoggia il gendarme staccato. Risalire per facili roccette fino alla base e quindi individuare un diedro nerastro, leggermente strapiombante (III+), che dà accesso alle placche soprastanti, che si seguono fino alla cima del torrione con arrampicata sostenuta su roccia a reglette (III/III+). Dalla cima lo sperone si fa più evidente, si prosegue senza difficoltà fino alla base di un salto verticale, caratterizzato nella parte dx da una serie di fratture (III). Si esce quindi tra due spuntoni e si prosegue fino alla base del salto successivo, lo si aggira brevemente per un terrazzino a dx fino alla base una splendida fessura, purtroppo molto corta (III-), che dà accesso alle placconate successive. Ci si trova quindi davanti un salto di una dozzina di metri, liscio e molto verticale, lo si aggira a sx per una cengia alla base fino ad arrivare sotto un grande camino di roccia nerastra (II+/III-), che dopo un’uscita leggermente più verticale porta alla base dei risalti finali, che con scarse difficoltà (max II) portano in cima alla punta S.
Discesa: si scende al colletto dell’Orsiera seguendo dapprima per qulache metro la cresta S, quindi volgendo a sx si traversa a raggiungere una spalla sullo sperone est (ometto) dove si scende disarrampicando verso il sottostante colletto. Seguendo il canalone Ovest (tracce, ometti) si torna al colle dell’Orsiera.
Se di è saliti da Saret del Campo è più breve seguire la cresta S (diff. F).
- Bibliografia:
- Guida Monti d'Italia - Alpi Cozie Centrali