Note
600m
2.7Km
2.8Km
2.8Km
2.8Km
4.2Km
4.3Km
4.8Km
4.8Km
4.8Km
Classificata nella sezione ferrate, richiede però passo sicuro ed esperienza su terreno di montagna.
Forse l'unica ferrata "storica" nei dintorni, costruita dai militari negli anni 30-40 per scopi strategici e d'osservazione, quando l'importante era "tenere le cime" e "resistere fino alla morte".
Durante la salita vi sono due ricoveri in muratura perfettamente conservati (l'ultimo è poco sotto la punta, prima della scala quota 3000 m. circa). Sicuramente singolari le palline di legno inserite nelle maglie della corda d'acciaio per migliorare la presa, il sistema di ancorare i ferri alla roccia con cartucce (tasselli)di piombo e la scala sommitale in corda d'acciaio e pioli in ferro.
Al bivacco Enrico-Mario c'è un pannello esplicativo che descrive in modo puntuale l'itinerario. (non seguire l' indicazione sulla destra VF in giallo, poco sotto il rifugio)
Ora il percorso è tutta messa in sicurezza con cavi ed ancoraggi nuovi.
L'itinerario è stato ottimamente ripristinato grazie all' opera della guida alpina Nino Perino.
Avvicinamento
Forse l'unica ferrata "storica" nei dintorni, costruita dai militari negli anni 30-40 per scopi strategici e d'osservazione, quando l'importante era "tenere le cime" e "resistere fino alla morte".
Durante la salita vi sono due ricoveri in muratura perfettamente conservati (l'ultimo è poco sotto la punta, prima della scala quota 3000 m. circa). Sicuramente singolari le palline di legno inserite nelle maglie della corda d'acciaio per migliorare la presa, il sistema di ancorare i ferri alla roccia con cartucce (tasselli)di piombo e la scala sommitale in corda d'acciaio e pioli in ferro.
Al bivacco Enrico-Mario c'è un pannello esplicativo che descrive in modo puntuale l'itinerario. (non seguire l' indicazione sulla destra VF in giallo, poco sotto il rifugio)
Ora il percorso è tutta messa in sicurezza con cavi ed ancoraggi nuovi.
L'itinerario è stato ottimamente ripristinato grazie all' opera della guida alpina Nino Perino.
Da Viviere proseguire per la strada carrozzabile, superare l' abitato di Viviere; al 2^ tornante si va a sn e, dopo circa 500 m, si prende il sentiero sulla destra (indicazioni per colle enchiausa ecc.)
Descrizione
Nel primo tratto dopo il rifugio il sentiero è stretto ma ben tracciato, su ripido pendio.
In seguito, il sentiero diventa più esposto ma presenta grossi spit per eventuale sicurezza;
iniziano poi due cavi paralleli (vecchio e nuovo) con breve interruzione, dove è possibile assicurarsi ai grossi spit in posto (utile corda da 30-40 m);
si arriva quindi al secondo ricovero e si sale la lunga scala finale che porta alla cima Dronero (3050 m).
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
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