Avendo effettuato la gita dal versante francese si ritiene più corretto utilizzare la locale toponomastica. Attenzione perchè anche le quote non corrispondono.
Da Torino attraverso il Colle del Moncenisio, quindi Col de l'Iseran e scendere in direzione di Bourg San Maurice fino a incontrare il bivio per Chenal.
Da Chenal in circa 40 minuti si raggiunge il Refuge de Monal, sito presso l’omonimo alpeggio (il rifugio è sprovvisto di telefono e corrente elettrica!).
Dal Rifugio seguire le indicazioni per il Col du Rocher Blanc fino ai casolari di Les Balmes. Poco dopo si incontra un bivio: abbandonare il sentiero per il Col du Rocher Blanc e seguire le indicazioni per il Lac Noir. Raggiunto il lago appoggiare a sinistra seguendo una traccia che sale in diagonale verso Nord-Ovest. La traccia diviene man mano meno evidente, anche se gli ometti presenti consentono di seguirla abbastanza agevolmente.
Raggiunto un dosso morenico con grosso ometto, si traversa leggermente a destra per poi superare un ripido pendio di sfasciumi (delicato se in neve ghiacciata) fino a trovare una traccia molto evidente, che si segue fino a portarsi sotto un risalto più ripido, che si supera agevolmente su neve. Raggiunto il pianoro nevoso soprastante, si appoggia leggermente a sinistra e, tra neve e traccia su sfasciumi si raggiunge la Pointe d’Archeboc, annunciata da un grosso cumulo di sassi con croce in legno.
Per raggiungere la Pointe d’Ormelune seguire la cresta in direzione Sud-Est, su traccia, fino al punto di massima depressione tra le due punte. Un elementare pendio di sfasciumi consente di toccare la sommità.
Panorama notevole, dal Rosa al Bianco, alle montagne della Vanoise ed ai vicini gruppi del Ruitor e della Valgrisenche.
Discesa elementare su quel che resta del Glacier d’Archeboc fino a ritrovare la traccia seguita in salita.
- Cartografia:
- IGN 3532ET (Les Arc - La Plagne)
- Bibliografia:
- Guida CAI-TCI