Inaugurato il 28 giugno 1987, il bivacco è dedicato a Bruno Molino, capostazione del Soccorso Alpino di Balme ed è stato costruito dai volontari del CAI di Lanzo e del Soccorso Alpino di Balme. La struttura è in legno, a forma di chalet, con tetto rivestito di lamiera. Pur essendo un bivacco, la struttura ha una capienza molto elevata (24 posti letto).
Panorama dal passo limitato verso la Val Grande alla sola Uja di Ciamarella e alla sommità dell'Uja di Bessanese. Molto ampio invece sulla Val d'Ala, con il Monte Rosso d'Ala in primo piano.
Da Molette, tra le costruzioni, si prende il sentierino di sx che sale nel bosco raggiungendo in breve la stradina (ora asfaltata e raggiungibile in auto, risparmiando 120 m di dislivello) che porta a Molera.
Poco dopo l’ultimo tornante prima della frazione si trova a sinistra il cartello con l’inizio del sentiero di accesso per il Bivacco. Imboccarlo oppure proseguire sulla strada fino a Molera (fontana). Qui il sentiero(tracce) prosegue sulla sx poco prima delle costruzioni ed entra nel bosco salendo fino a ricongiungersi con il sentiero tracciato.
Si sale prima in un valloncello battuto dalle valanghe, poi ci si inoltra a destra nel bosco. Dopo un’ampia radura si raggiunge la sterrata proveniente da Mondrone.
Trascurare i cartelli con le indicazioni per il bivacco proprio di fronte (presenza di cani non molto amichevoli alla sovrastante Alpe Pian Bosco) e seguire la carrareccia sulla sinsitra che sale a superare un costone.
Poco oltre il tornante si prende il sentiero che si stacca sulla sx (poco visibile, individuare una roccia piatta con sopra un segno e vicino un palo) .
Il sentiero sale molto ripido verso nord, prima in un bel lariceto, poi uscendo su pendii rocciosi. Si giunge a un bivio dove a sinistra si sale verso la via normale dell’Uja di Mondrone. A destra ora il sentiero sale con pendenze più moderate su pendii prativi verso nord-ovest raggiungendo alcune costruzioni (Alpe le Piane).
Si prosegue sul sentiero ora ben tracciato; in alto si scorge a sinistra il tetto dle bivacco. Si giunge a un piccolo ripiano. A sinistra in pochi minuti si sale al bivacco (scritta su roccia); proseguendo ditritti si sale verso il Passo.
Il sentiero sale con pendenze moderate, attraversa dopo una breve discesa un bel ripiano erboso, quindi sale ripido verso sinistra attraversando una zona di grossi massi alla base del ripidissimo canale detritico che porta al colle.
Seguendo la traccia abbastanza buona, con molti tornanti si raggiunge in breve il Passo dell’Ometto caratterizzato da un grosso spuntone di roccia alto 7-8 metri visibile da lontano.
Ritorno per l’itinerario di salita.
Alternativa di salita o discesa.
Recentemente con la manutenzione del bivacco è stato attrezzato un sentiero alternativo, che permette di effettuare un anello nella parte centrale dell’itinerario, un po’ più lungo (700/800 metri), ma che sale più dolcemente,con vegetazione infestante quasi assente e con un buon panorama. Arrivati a Pian del Bosco si lascia il sentiero 233 e si prosegue su GTA (sentiero 233A) sino a poco oltre l’alpe Pian Pra, (1771 m), si svolta a dx e si sale all’alpe I Piani (1950 m), si tocca poi l’alpe Pian delle Mule (2078 m), da qui il percorso è quello del Tour dell’Uia si scollina per poi ritornare sul sentiero 233 che porta al bivacco e al passo. Bolli bianco-rossi e paletti di legno. L’itinerario è descritto su un cartello situato all’inizio del sentiero poco prima di arrivare a Molera.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo