Con neve piccozza e ramponi.
Percorso con sviluppo non indifferente, di quasi 20 km a/r.
Da Bolzano attraverso la Val Gardena fino al Passo Sella, discesa a Canazei quindi Alba.
Dal Veneto si percorre la strada del Passo di Fedaia scendendo verso Canazei fino ad Alba.
Dal parcheggio della Funivia del Ciampac, si segue la strada sterrata (interdetta ai non autorizzati) una stradetta sterrata che si addentra nella Val Contrin. Dopo un primo tratto si può decidere se seguire fedelmente la strada, oppure utilizzare i sentieri che permettono di tagliare i vari tornanti. In entrambi i casi si arriva all’inizio del bellissimo e lungo vallone, una brevissima deviazione a dx porta alla baita Locia Contrin 1736 m. La strada prosegue attraversando ripiani prativi talora in piano, talora in leggera salita fino al termine del pianoro, quindi si attraversa il ponte a sinistra raggiungendo con una rampa il Rifugio Contrin 2016 m. Poco a monte del rifugio, si arriva ad un bivio con paline indicatrici. Si prosegue sul sentiero 606-610 indicante Forcella Marmolada e Passo d’Ombretta. La traccia inizialmente nel pascolo non è molto marcata, ma raggiunto un enorme masso diventa più evidente e inizia la salita nella affascinante Val Rosalia, chiusa tra la parete della cima d’Ombretta Occidentale e l’impressionante mole della Marmolada a sinistra.
Poco dopo il masso, superato un ruscello in una zona con colate detritiche, il sentiero prende a risalire con moderata pendenza il pittoresco vallone. Al bivio per forcella Marmolada a circa 2400 m, si prende a dx lungo il sentiero 610 per entrare nella parte superiore del vallone, interrotto da un ripiano acquitrinoso. La pendenza si fa più erta ed il fondo detritico fino ad un colletto con grandi massi dove di scorge il Passo d’Ombretta che si raggiunge con pendenze erte su terriccio ci colore nerastro. Dal passo d’Ombretta 2704 m si segue una traccia a dx che in pochi minuti raggiunge il Bivacco Marco dal Bianco 2720 m.
Dal bivacco si segue una traccia evidente che sale con decisione verso una fascia rocciosa, dove si incontrano due tratti di ferrata (è presente un cartello che invita ad utilizzare il kit da ferrata, in realtà in assenza di neve o ghiaccio il percorso è piuttosto facile e non serve attrezzatura. Si supera un primo tratto di roccette ben gradinate, e poi una placca più liscia leggermente più impegnativa (e spesso umida); aiutandosi con il cavo in breve si esce ad un ripiano che si affaccia su un vasto ghiaione, dove proseguirà la salita. Qui non vi è alcuna difficoltà tecnica, anche se il percorso risulterà molto faticoso per la natura del terreno e la sua ripidità. Seguendo comunque le tacche di vernice si arriva ad un intaglio sulla cresta che separa la cima centrale dalla cima Orientale, a sinistra. Qui si deve scorgere il segnavia che invita a scendere di pochi metri sul versante sud, imboccando una cengia che evita dal basso tutta la cresta pianeggiante tra le due cime.
La suddetta cengia è piuttosto ampia e ben camminabile, ma richiede comunque cautela a causa della discreta esposizione che presenta; in particolare in due punti molto brevi dove si restringe momentaneamente. Sono presenti alcuni antichi fittoni piantati nella roccia per eventuali sicurezze con una corda, ma non sono particolarmente affidabili.
Terminata la cengia si arriva alla base del breve ma ripido pendio conclusivo, che si vince grazie ad una buona traccia da ghiaia e detriti, delicata solo in caso di neve.
La discesa avviene dal percorso di salita, non farsi attirare dalla traccia che scende nel ghiaioso pendio sotto il Sasso Vernale perchè poi si dovrebbe affrontare la via ferrata dell’Ombretta-Vernale in discesa.
Raggiunto il Passo d’Ombretta è anche possibile compiere la traversata verso Malga Ciapela passando per il Rifugio Falier. Occorrerà poi una seconda auto o utilizzare i mezzi di trasporto pubblici per tornare a Canazei.
- Cartografia:
- Tabacco 007 - Alta Badia - Arabba - Marmolada