Si parte dal parcheggio a quota 1518 m. si percorrono circa poco più due chilometri di sterrata fino al Gias la Grotta, si attraversa alla meglio il Torrente Rio Freddo (solitamente su tronchi, secondo il periodo potrebbe essere anche difficoltoso per acqua alta) e si prosegue dal lato opposto risalendo su tracce di sentiero a poca distanza del discendente Rio Paur alla sua dx orografica, in direzione dei primi pini posti vicino al Rio, una volta raggiunti dopo pochi metri il sentiero o traccia di esso gira a sx ed entra nella pineta(segno giallo sbiadito su un pino); subito dopo si raggiunge un bivio dove a dx si sale nel vallone della Paur, ora si prosegue dritti per un lungo tratto in traverso ascendente fino a raggiungere il Rio Perdù e guadarlo per poi giungere ad un Gias diroccato. Si risale dietro di esso stando spostati a dx nelle vicinanze del Rio e si raggiunge un secondo ripiano, risalendo tra radi larici si raggiunge un terzo ripiano sede di un piccolo laghetto (asciutto in certi periodi), spostandosi a dx si ritrova il sentiero che porta ad una quarto ripiano, a questo punto si sale in direzione della evidente dorsale che appare sulla sx in alto si raggiunge il pianoro superiore e si sale il versante sud della dorsale fino alla quota 2602 metri ometto. Per raggiungere la quota 2642 metri si percorre la cresta in direzione est, facili roccette fino ad un salto di 6/8 metri(doppia) aggirabile perdendo quota a dx o a sx passi di I°e II° per poi puntare all’evidente cima dove stando a filo si supera una bella placca appigliata al termine della quale è preferibile aggirare a dx la paretina della cima poi per facili roccette fino alla vetta, grande ometto. La prosecuzione comporta un sali scendi con passi alpinistici facili che però obbligherebbero il ritorno sui propri passi in quanto un eventuale anello, scendendo dal Vallone tra la Rocca del Ciamp e la Testa Rima non è consigliabile perchè assolutamente impervio.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.13 Alta Valle Stura di Demonte