Lasciata l’auto ai parcheggi di Thumel (più possibilità, anche a pagamento), ci si incammina lungo il sentiero che porta all’Alpe di Vaudalletaz: si attraversa il ponte che permette di superare il torrente Dora di Rhemes, si risale il bosco che ricopre il versante ovest della valle, e si arriva facilmente nei pressi delle case pastorizie dell’Alpe di Vaudalettaz (quota 2443 m) di fatto poste a margine dell’anfiteatro del non più esistente ghiacciao di Vaudalettaz.
Da qui, seguire la traccia che condurebbe alla Punta di Entrelor e lasciarla praticamente quasi subito (max 300 m sviluppo) per tendere nettamente a nord risalendo il ghiaione della morena glaciale fino alla base della Becca di Nouvaz (punto A della traccia).
L’attacco si riconosce da un omino di pietra qualche metro a destra di un canalino che arriva fino in cresta (visibile nella foto). Risalire proprio alla destra del canale (III grado, 40m, delicato per rocce instabili) fino a guadagnare la cresta (punto B della traccia). Risalire lungo la cresta per ghiaione e sfasciumi passando alla sinistra di due sentinelle che si innalzano per circa 15mt (max II grado) fino alla base del torrione di cima (punto C della traccia), da dove parte una stretta e ripida cengia di sfasciumi. Da qui traversare sul versante Sud lasciandosi la cengia al di sotto circa dieci metri, fino ad incontrare il gendarme che si affaccia sul verticale versante sud-est (max III grado, delicato per rocce instabili). Dal gendarme salire in verticale (20mt, III grado) fino ad affacciarsi alla affilata ed instabile cresta di vetta, neanche 15mt più a valle della cima reale della Becca.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri e dei rifugi. Serie monti - N. 102 Valsavarenche, val di Rhemes, Valgrisenche 1:25.000.
- Bibliografia:
- n.n.