L1: Tiro con partenza dalla famosa lapide dell’Allegri. In genere è umido, ma le protezioni sono buone e le difficoltà non elevate, piccolo “run out” d’uscita, 6a/6b;
L2: Lunghezza cruciale, primo tratto in obliquo a destra, piccole tacche e roccia un po’ polverosa, obbligatorio più elevato rispetto agli altri tiri, 7b;
L3: Tiro meno impegnativo del precedente, 6b+/6c;
L4: Ancora un po’ di relax (!) prima del notevole traverso, 6a+;
L5: Bellissimo traverso su roccia a gocce, occorre bella resistenza e continuità sulle falangi, 6c;
L6: Altro tiro impegnativo che termina su una piccola cengia mediana con vegetazione, 6b;
L7: La morfologia della roccia cambia e anche lo stile di scalata, placche molto solide, 6b+;
L8: Partenza in una nicchia con passo difficile e tecnico, 6c/7a;
L9: Placca finale con movimenti eleganti, 6b;
Discesa:
Oltre al comodo sentiero, che però necessita di portarsi dietro almeno le scarpe, è possibile scendere in corda doppia con 60 metri, salendo così senza gravami.
Unico tratto ostico è il superamento della cengia mediana, sotto la quale c’è fastidiosa vegetazione, si arriva però dritti dritti all’inizio del traverso. Oppure dopo la cengia si possono raggiungere le calate di “Camera con giardino”.
- Cartografia:
- Kompass foglio 646
- Bibliografia:
- Arrampicate sportive e moderne in Toscana-Ed.Versante Sud