La salita vera e propria alla Becca di Nona inizia alla piana di Comboè, che può essere raggiunta in diversi modi
- Seggiovia di Chamolè:
utilizzando seggiovia partendo da Pila si arriva a quota 2309, a pochi minuti dal Lago di Chamolè. A questo punto si prosegue al fondo del lago prendendo il sentiero n.19 per il Col Replan, in leggera ascesa (va trascurato il sentiero n.19 per il colle Chamolè che conduce al Rifugio Arbollè. Dal Col replan 2366 m, una ripida discesa su sentiero non molto battuto, conduce direttamente a Comboè 2114 m. - Da Pila a piedi per il Col Plan Fenetre:
Da Gorraz, al termine della strada asfaltata, si seguono i sentieri 14-16-19a indicanti varie destinazioni tra cui già la Becca di Nona, sentiero che inizia a fianco di una baita, e poi piega a sinistra attraversando un prato e inoltrandosi nel bosco in direzione est. In uscita dal bosco si incrocia una pista da sci (l’ultima di Pila verso est) che va risalita fino a raggiungere a sinistra la baita di Chamolè 2152 m. A questo punto si prosegue oltre il fabbricato sul sentiero 16-20a per il Col Plan la pista da sci più a sinistra-est del comprensorio (Traccia di sentiero sul bordo) ed arrivare all’alpeggio Chamolé. Dall’alpeggio sentiero in falsopiano ben segnato fino al Colle Plan Fenetre (tralasciare il sentiero 19 per il Lago Chamolè, che allungherebbe il percorso). Si compie un gradevole traverso a mezza costa in lieve salita, sempre nel fresco bosco, sino a raggiungere il Col Plan Fenetre 2221 m, dal quale volendo in pochi attimi si sale sul cucuzzolo Pointe Ponteilles.
Dal colle si scende ora verso Comboè, direzione sud, perdendo circa 120 m di quota, sino appunto alle baite.
Raggiunto Comboè con uno dei due percorsi, si continua sui sentieri 14-16 per alcune centinaia di metri costeggiando il ruscello, sino ad un bel ponte di legno che permette di attraversarlo. Quindi si prende a sinistra il sentiero 16 che, passando prima molto ripido nel bosco, esce poi all’aperto nel selvaggio Pian Valè. Proseguendo in direzione delle pendici della Becca di Nona si incontra un bivio a 2550 m. In entrambi i casi si può arrivare in cima, ma conviene compiere eventualmente il mini-anello nel senso qui proposto, in quanto la salita al Col Carrel per il sentiero 16a e poi lungo la dorsale sud è molto ripida è faticosa, mentre l’altro sentiero è molto più comodo.
Si segue il sentiero 16 a sinistra, che inizia a salire il pendio erboso con buona pendenza ma mai eccessiva, con innumerevoli tornanti guadagnando rapidamente quota. Terminata la fascia erbosa si affronta una zona un po’ più infida per detriti e qualche roccetta, per poi spostarsi verso sinistra sbucando sulla dorsale sud non molto distanti dalla cima, incrociando la traccia che sale dal Col Carrel. Da qui in breve su buon sentiero si raggiunge la grossa statua della Madonna posta nei pressi della cima, anche se il punto culminante è poco spostato ad ovest 3141m.
Per la discesa è consigliabile passare per il Col Carrel, quindi scendendo interamente la dorsale sud, detritica e abbastanza ripida (per questo meglio da scendere che da salire) sino al colle 2912 m dove è presente il Bivacco Federigo Zullo, solitamente utilizzato per chi compie la via ferrata dell’Emilius. Poco sotto il colle c’è un lago e una baita privata del comune di Charvensod.
Dal col Carrel si scende seguendo il sentiero 16a, un po’ scosceso che a serpentine scende per il canalone di detriti sottostante, per poi incontrare il bivio con il sentiero 16 usato a salire. Da qui si rientra a Comboè.
Nota: per chi volesse salire al Rifugio Arbollè, all’altezza di Pian Valè 2303 m una traccia si stacca e percorre a mezza costa verso sud il vallone di Comboè dall’alto, per poi superare un canalino do rocce ed erba che precede il rifugio.
Da comboè per tornare a Pila si può risalire al Colle Plan Fenetre, oppure appena dietro alla chiesetta seguire il sentiero evidente anche se non segnato, per il Col Replan, molto ripido che risale di circa 200 m di dislivello fino al colle stesso 2366 m. Da questo in rapida discesa si arriva al Lago Chamolè e si può optare se ritornare in seggiovia, oppure dal lago seguire il sentiero 19a -14- 102 che conduce all’alpeggio Chamolè, incontrando quindi il sentiero già percorso all’andata che riporterà a Gorraz.
- Cartografia:
- L'escursionista n.4 1:25000 Conca di Aosta, Pila, Mont Emilius