Una volta raggiunto, seguire il filo di cresta senza problemi sino all’evidente primo salto: il più importante. Traversare a sinistra una decina di metri sino allo spigolo e salirlo per un’ottantina di metri, quindi traversare obliquamente a destra su una placca sino allo spigolo spartiacque, incontrando alcuni bei passaggi di IV/V- nel finale. Dopo questi primi 120 metri la cresta diviene meno impegnativa sino ad una serie di denti di color chiaro. Superarli sul filo di cresta (II+/III) sino all’ultimo che chiude la salita. Salire questo lungo una bella fessura aerea sulla parete NNW (III+) ed uscire sul tratto terminale che senza difficoltà conduce in vetta (4-5 ore dalla base)
(D-; 11h’00 per i primi salitori; chiodi usati: nessuno).
Esistono altre due varianti sulla placca iniziale di 120m aperte successivamente:
VARIANTE DI SINISTRA
Superare la placca iniziale sullo spigolo di sinistra della stessa mirando ad un pinnacolo caratteristico, dopo una traversata in diagonale verso Est di 30/35 metri circa. Salire sul filo (III°+) oppure più a sinistra (III°-) e raggiungere la sommità della placca; poi con la precedente via (AD+; 5h’30; chiodi usati 7, ma con roccia bagnata, causa forte temporale notturno).
INTEGRALMENTE SUL FILO SPARTIACQUE DI DESTRA
Con partenza da Saint Salò/Gorres. Salire la placca triangolare sull’orlo di destra (Ovest) su roccia abbastanza buona, ma con licheni (IV°/IV°+/ un passaggio di V°+). Dalla sommità seguire assolutamente sul filo la cresta sino in vetta (D+ 5h’30; chiodi usati: 0).
- Cartografia:
- Conca di Aosta-Pila-Mont Emilius L'ESCURSIONISTA EDITORE
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia -Monte Emilus e Rosa dei Banchi- Parco del Mont Avic. G.Berrutto - L.Fornelli