La discesa dal Bec su Maletto avviene spesso in prati dove l’erba nasconde spesso la traccia e i segnavia
Dal tornante si segue la stradina che si inoltra nel vallone del Rio Chiussuma fino ad un ponte, oltre il quale termina la strada. Si prosegue in leggera salita toccando in pochi minuti il gruppo di baite dell’Agnerezzo 1326 m. Si sale lungo il sentiero in mezzo alle case, e poco dopo si perviene ad un trivio. Bisogna proseguire a destra in direzione nord, in salita costeggiando un muretto che divide il versante boscoso dal versante di prati a destra. Proseguendo a sinistra all’incrocio invece si va alla frazione .Si toccano in successione le baite di Chioso, Biolla e Balmetta 1530 m, alternando tratti boschivi a belle radure panoramiche.
A Balmetta si incrocia la strada interpoderale, ma la si attraversa soltanto proseguendo a monte, sul limite del boschetto di destra, spostandosi poi verso est fino a uscire dal bosco nei pressi dell’Alpe Trucchetto 1650 m (si incrocia la sterrata per l’ultima volta).
Si risale il crinale erboso, a est di una casa, e per rado bosco e ripidi prati, si esce nella conca di sinistra dove si trova l’Alpe Cressa Inferiore 1900 m.
Il sentiero prosegue a monte di questa, e, passando per l’Alpe Cressa superiore 1987 m raggiunge il crinale spartiacque con la valle di Gressoney. Con breve percorso volgendo a destra si tocca la piatta cima della Punta Cressa 2061 m.
Si ritorna alla sella vicina all’Alpe e si procede su una panoramicissima cresta verso il Bec di Nona che si ha davanti. Il sentierino procede sempre sulla cresta su modeste pendenze fino ad una’altra sella dove parte il sentiero a sinistra per la Ciarma (cartello) che si prenderà dopo. Con gli ultimi metri un po’ più ripidi si perviene alla vetta 2085 m.
Si torna poi fino alla sella di prima e si imbocca un comodo sentiero che con poca pendenza porta ad un colletto da cui in pochi minuti si perviene alla cima de la Ciarma 1934 m. Tornati al colletto si scende sul versante sud su pendii abbastanza ripidi, dove la traccia si può perdere nell’erba, raggiungendo l’Alpe Boses, posta su un bel pianoro.
Si prosegue nel bosco a valle della baita, arrivando a Pian Mustre, poi all’Alpe La Valle. Di qui, mantenendo la direzione Sud e dopo aver attraversato un piccolo rio, si è a Maletto.
Oppure dall’alpe Boses si piega a sinistra nel vallone, seguendo segni bianco-rossi; con qualche saliscendi si raggiunge una bella abetaia e dopo poco la sterrata. Dopo un breve tratto si trova il cartello che indica il sentiero che porta a Maletto. Lo si segue pervenendo alla fine sulla strada che a destra conduce a Maletto.
Si prende invece il sentiero percorso all’andata, quasi in piano nel primo tratto, che poi scende alle baite dell’Agnerezzo e da qui al tornante di partenza.
- Cartografia:
- MU edizioni 1/20.000 n°2, IGC 1:50000 n.9 Ivrea, Biella, Bassa Val d'Aosta
- Bibliografia:
- F. Chiaretta, Passeggiate sulle montagne torinesi, Blu Edizioni, 2016