Punta molto panoramica, la salita è consigliata in giornate terse per godere appieno la vista a 360°.
Dall’albergo-ristorante di Planaval si scende ad attraversare il torrente per poi proseguire verso l’alpeggio di Ecules. La via che sale alla Tete corre su un pendio erboso che si apre sulla sinistra salendo, appena passata la macchia boschiva; arrivando da Planaval, sia seguendo la sterrata oppure il marcato sentiero (tracce di bestiame) che si imbocca appena dopo il ponte, il punto dove iniziare la salita è quindi abbastanza evidente ed intuitivo, una volta passati gli ultimi alberi.
Come detto la risalita è tutta sul pendio erboso, senza segni e senza riferimenti. Fatte le prime centinaia di metri la pendenza aumenta e la progressione diventa più difficoltosa (lo sarà di più in discesa) per poi tornare a diminuire; lì allora la salita diventa una camminata (un po’ lunga …) fino in vetta. Arrivati sulla cima della Tete Noire (2785 m) si presenta davanti il tozzo picco della cima 2825 m al quale si può agevolmente salire, seguendo il marcato sentiero dei camosci sul prato a superare l’intaglio e poi lungo la traccia.
Discesa per lo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, Fg. 1, Monte Bianco-Courmayeur, Scala 1:25000