Ciclabilità in salita: 75% (Dislivello)
Ciclabilità in discesa: prima parte: 100%; dal Col della Noire a Chianale tra il 60 e il 90% a seconda delle proprie capacità
Da Chianale si sale al Colle dell’Agnello 2748 m per la strada asfaltata con pendenze impegnative sempre oltre il 10%. Raggiunto il colle si scende per altrettanti Km sul versante francese fino all’altezza di un piazzale sulla Sx con un bar, poco prima del villaggio di Fontgillarde. Si attraversa il ponte sul Torrente dell’Aigue Agnelle per prendere una bella stradina a fondo naturale che contorna i limiti del grande Bois des Amoreaux per poi raggiungere in ambiente più aperto il caratteristico villaggio di Saint Veran (che è anche il più alto comune del Queyras),
Si attraversa seguendo la via principale tutto il villaggio e si continua poi a monte con una stradina chiusa al traffico veicolare (sevizio navetta per i turisti), risalendo in dolce e tranquilla ascesa il vallone del Guil tra vedute agresti, e belle testimonianze di fede come grandi croci di legno e piloni votivi, mentre sullo sfondo si staglia sempre bene in vista la vetta del Roc della Niera. A metà risalita si tralascia sulla sinistra l’unica deviazione per il Col Longet e l’Osservatorio del Pic de Chateau Renard, proseguendo invece a destra ancora per il vallone principale. Solo sotto un dosso erboso sulla cui sommità c’è la Cappella del Clausis (la stradina diventa con un paio di tornanti più ripida, ma poi prosegue di nuovo quasi in piano nella ampia e verde conca che ospita il lago e il Refuge de la Blanche 2500 m (consigliabile una sosta di ristoro, o anche solo per conoscere i simpatici gestori).
Via di fuga: dal rifugio, se le condizioni meteorologiche non fossero troppo buone, o per altre ragioni, si può ripiegare abbastanza comodamente puntando al Col de Chamoussiere 2889 m, e di lì per un sentiero ingombro di massi e detriti ma non troppo lungo sia per sviluppo che per dislivello ricollegarsi al Col dell’Agnello.
Dal rifugio è ben visibile il sentiero di salita al Col de la Noire. Si fa quasi tutta con la bici al fianco, salvo un breve tratto nella parte centrale. Dal colle che si raggiunge in circa un’ora si ha una ancora più notevole vista sul Roc della Niera e sulla prima parte dell’itinerario di discesa.
Si inizia la discesa andando a costeggiare la sponda occ. del Lac de la Noire, e per un facile valloncello detrico si raggiungono e attraversano dei pendii erbosi che quasi sempre in sella alla bicicletta portano a collegarsi all’ampia e lunga sella che ospita i laghi del Longet e poco più avanti si raggiunge il Col Longet vero e proprio e la stupenda conca dei Laghi Blu!
La discesa è fin dall’inizio molto impegnativa, tecnica e discontinua per le caratteristiche del fondo in parte roccioso e ingombro di molte pietre e detriti riversati da eventi alluvionali di alcuni anni fa.
Comunque si fa in buona parte in sella alla bicicletta (di qua sono passate alcune edizioni della Iron Bike) e la percentuale di ciclabilità può variare di molto in base alle proprie capacità.
Anche quando si entra nella pineta finale pur essendo più facilmente ciclabile è necessario avere ancora attenzione e concentrazione, poi infine facilmente si chiude l’anello.
- Bibliografia:
- Mountain bike Piemonte relazione di Bottalo G