Il Canale del Col Blanchatre è il tratto più delicato della gita (sfasciumi e pietraia molto mobile), una volta esisteva una simil traccia, attualmente (2011) ne rimangono vage tracce all’inzio sulla dx idrografica e un cavo d’acciaio (molle) su una placca. Porre attenzione nella sua risalita e discesa: casco obbligatorio.
Dislivello si aggira sui 1.100 mt tra continui saliscendi
Difficoltà singola alla vette
Pic de Caramantran: EE
Rocca Bianca: F
Roc de La Niera: F+
Attrezzatura consigliata, casco, cordino da 30 mt, imbrago, qualche rinvio o moschettone, discensore, in particolare per il Roc de La Niera.
Lasciata l’auto al 2° tornante scendendo dal Colle dell’Agnello (2620 mt circa)sul lato francese, si trova uno sorta di tavolino-segnavia e una traccia di sentiero su “ciaplera”, che con saliscendi si ricongiunge, perdendo un 60 mt o poco più, con il G.R.58 che sale al Col de Chamoussiere (2884 mt.). Dal colle si piega sull’evidente traccia sulla, sx salendo (direzione sud-est), e si sale a un colletto. Da qui in breve svoltando sulla sx in cima al Pic de Caramantran (3021 mt., ometto).
Si ridiscende al colletto e si prosegue sulla panoramica cresta per poi scendere al colle di S. Veran (2848, bivio, palina).
Si prosegue in direzione del Colle Biancetta verso la Rocca Bianca e poco dopo si perviene a un evidente bivio e si prende il sentiero sulla dx, che scende e attraversa tutta la pietraia del versante ovest della Rocca Bianca (perdita di un centinaio di metri forse meno), e si risale al Colle Biancetta.
Dal colle si scende per alcuni metri e si punta alla pietraia che è alla base della parete est del Roc de La Niera, non perdendo troppa quota (prendere come riferimento il punto più basso della parete, e si riperiscono due ometti ad altezze diverse.
Si attraversa la pietraia di massi di medie dimensioni senza perdere quota (no ometti) e quando la pietraia diventa più fine (pietre piccole) costeggiare la parete, qui (si ritrova qualche ometto) e si risale in direzione del canale del Col Blanchatre.
Il canale lo si risale sulla sua sx idrografica (zolle erbose, vaghe tracce) si perviene a una placchetta rocciosa con cavo d’acciaio lasco, poco utile; la si sale e quando termina la zona erbosa, con massima attenzione si attraversa il canale e la rigola (terreno delicato..) e si sale sulla dx idrografica per terreno insidioso e sfasciumato e pietre in gran parte mobili, fino al colletto, che si può riguadagnare con delicato traverso sul canale o uscendo per medesimo terreno sulla spallone sud che precede il colle.
Dal Colle Blanchatre imboccare l’evidente traccia, sulla dx, che sale il versante ovest del Roc de la Niera e seguirla fino in fondo senza piegare sulla cresta sud, così si perviene al bollo-freccia M5 (variante), la si tralascia si supera la targa e si sale la cengia gradonata, fino a un muretto di II+ (spit con moschettone e spezzone di corda), facile e molto ben appigliato, ma esposto e si perviene a un balconcino (altro spit) sulla sx.
Si sale la bella rampa-diedro per facile fessure ricche di appigli (spuntone in mezzo alla rampa per mettere cordino con rinvio) e si arriva a una selletta (spit fine rampa sulla dx salendo), si svolta e si imbocca la seconda rampa-diedro (chiodo all’inizio e alla fine) in breve si è sulla panoramica vetta (3177).
Discesa sul medesimo itinerario con ampia possibilità di assicurarsi, soprattutto sul muretto. Ritornati al Colle Blanchatre si scende con massima attenzione il canale cercando di far franare il meno possibile e appena è possibile spostarsi sulla zona erbosa dopo il passaggio con il cavo d’acciaio (insidioso in discesa).
Dalla fine del canale, per la medesima pietraia fino al Colle Biancetta.
Da qua si prende la traccia poco marcata che sale il crestone sud ovest della Rocca Bianca si arriva a un’antecima si attraversano lato francese le placche arrotondate successive (ometti) verso riscendendo verso la marcata e caratteristica fessura-trincea del versante ovest che si guadagna per facile roccette. Si supera il passaggio più ostico (masso incastrato II+) trovando appoggi per i piedi sulla sua sx, e da lì per facili roccette sulla cima principale (sud-ovest 3064).
Si ridiscende nuovamente alla base della paretina e si prende la traccia sulla dx che scende verso la “levigata” cima nord-est (ometti e tracce di sentiero) che per altri facili roccette si guadagna brevemente (3048 mt).
Per ometti, rocce e massi vari si riguadagna il bivio per il colle Biancetta.
Si prosege in leggera salita e in breve si ripassa al col S. Veran lo si supera in direzione del Pic de Caramantran e si incontra poco dopo una diramazione sulla sx (salendo) la si prende e si risale dolcemente verso il Col de Chamoussiere.
Da qua per il medesimo itinerario di salita fino all’auto.
- Cartografia:
- I.G.C 1:25.000 n. 106 Monviso, Sampeyre, Bobbio Pellice