1. Dal Colle dell'Agnello (lungo ma panoramico 5km e soli 350m D+): parcheggiare al primo tornante sotto il colle, quindi prendere il sentiero per il Col de Chamoussiere. Da lì proseguire in falsopiano fino al Colle di St. Veran e proseguire in leggera salita verso Rocca Bianca, quindi dopo una breve discesa si risale al Col Blanchet. Raggiunto il colle si sale a destra sulla china spartiacque che con alcuni sali e scendi porta alla base dell’evidente cresta (1h30-2h dal Colle);
2. Da Chianale (6.5 km e 1080m D+): salire verso il Col Longet e quindi dopo il primo lago deviare a dx verso il Col Blanchet (2h30-3h dal paese);
3. Dalla Francia (3.6km e 510m D+ circa): dall’abitato di St. Veran una strada asfaltata prima e sterrata poi, sale alla bella Chapelle de Clausis (attenzione nei mesi di Luglio e Agosto l’accesso in automobile è vietato, per cui occorre prendere la navetta che parte dal villaggio, che però non porta proprio alla chiesetta ma che si arresta a ca 20 minuti da essa). Dalla chiesetta si continua su carrareccia che con lieve pendenza attraversa i pascoli della Moutère e raggiunge il Lac Blanche dove è presente il Rifugio de la Blanche dove si può pernottare riducendo così l’avvicinamento di almeno un ora. Dal rifugio si prende il sentiero per il Col Blanchet (2h30 dalla fermata della navetta, 1.h30 ore dal rifugio).
L1+2: dal colletto (chiamato Col Noiretre dai francesi) si sale facilmente in conserva lungo la cresta, di blocchi e mal definita per un centinaio di metri, quindi ci si sposta a sx, si supera un camino (III) e si raggiunge una terrazzino lato nord (fix con maillon);
L3: dalla sosta si attacca la soprastante placca verticale (5c con un breve passo di 6a), si continua affrontando un breve tratto più ripido (5c) e con un ultimo passaggio verso sx (5b) si raggiunge il filo di cresta che si segue fino alla sosta posta su un caratteristico terrazzo alla base di un torrione, 30m.
L4: si sale poggiando a sinistra il bel muro a scale superando brevi tratti ripidi ma ben appigliati (5b), quindi ci si sposta a dx e dopo una placchetta scura si ritorna a sx fino ad una terrazza sotto la cima del torrione, 25m. Sosta su fix singolo (eventuale ch. 1m a dx).
L5: dalla sosta traversare a sinistra e di seguito scendere un camino (passo di III), traversando poi verso l’intaglio posto tra il torrione e il primo dei due risalti della cresta, 40m.
L6: si attacca il risalto sullo spigolo dapprima dritti (5a) poi stando sul lato destro e nuovamente sul filo (5a con passo di 5b), superando alla fine o direttamente una placchetta fino alla sosta (5c) o rimanendo sul filo di destra (5a) per poi traversare un paio di metri a sinistra in sosta (2 fix con cordone blu), 25m.
L7: dalla sosta traversare a sinistra (4a) e continuando a traversare di poco raggiungere un evidente diedro camino. Salirlo per tutta la sua lunghezza (4c passo di 5a) e raggiungere la sosta su comodo terrazzo leggermente sulla dx (2 fix da collegare), 25m.
L8: salire il soprastante muretto articolato (passo di III) arrivando sulla grande cengia inclinata, attraversare in diagonale verso sinistra raggiungendo la base del secondo risalto, che va contornato fin oltre una grotta alla base di una bellissima placca. Al termine, sulla dx del secondo di 2 ometti si trova un ch. rosso dove si sosta (80m salibili in conserva).
L9: dal chiodo rosso salire in diagonale verso dx lungo una comoda bancata, oltrepassare una sosta a fix e proseguire in decisa diagonale verso dx (ignorando un ch. e un cordino sul ripido muro sopra la sosta). Dopo un tratto in diagonale verso dx si sale verticalmente (fix) e quindi di nuovo verso dx (cordino su clessidra) fino a raggiungere il filo di cresta (5c sostenuto), 45m.
L10: proseguire su cresta facile (III) dentro un camino e scendere dall’altro lato (fix a sx, vista la brevità di questo tiro conviene unirlo al successivo), 15m.
L11: proseguire in cengia e quindi salire un lungo camino di blocchi incastrati (5b). Si sosta su fix singolo in un comodo terrazzo alla base di una ripida placca (fix del tiro successivo ben visibile sulla sx), 35m.
L12: attaccare e superare la ripida placca in diagonale a sinistra (5c con passo di 6a) e raggiungere il filo della cresta che facilmente porta alla soprastante sosta (2 fix con fettuccia), 20m.
Da qui per facile cresta di blocchi e lame si raggiunge la croce di vetta, ca 20m.
Discesa: scendere per alcuni metri verso Sud fin sopra un canalino roccioso ripido (grande chiodo con anello), scendere il canalino fino ad una piccola spalletta da dove è presente sulla dx uno fix con moschettone da cui scendere disarrampicando il successivo ripido diedro canale rivolto a nord e poi il successivo rivolto ad ovest (altro fix con moschettone di calata). Raggiungere il sottostante piano detritico da dove inizia il sentiero di discesa. Quindi se si è partiti dal Colle dell’Agnello o da Chianale conviene scendere il canale ripido del Col Blanchatre fino a riprendere il percorso fatto in salita. Altrimenti, con salita dalla Francia conviene raggiungere il Col de la Noire (2955 m) e da lì scendere seguendo il marcato sentiero che riporta al Lac Blanche (rifugio) e da qui proseguire verso St. Veran come per l’avvicinamento.
- Bibliografia:
- Montagne Doc-Monte Viso Alpi Cozie Meridionali CAI/TCI-S.Pusnel, G.Vallot, Escalade et alpinisme pour tous en Queyras