Dal 2020 alcuni tratti della parte terminale del percorso, nei pressi della cresta, sono stati attrezzati con delle corde fisse.
Da Tollegnaz seguire fino al termine la strada interpoderale, attraversato il ponte la mulattiera raggiunge in breve tempo l’alpeggio Grun e poco più avanti quello di Seuc 1564 m. Dopo un pezzo pianeggiante il sentiero si fa più ripido, supera il torrente Ruvere e raggiunge l’alpe Pra Baluard 1712 m. Da qui in avanti il sentiero si fa meno vistoso ma sempre segnato risale e supera un’alpe completamente diroccato, attraversa a sx ed entra in una conca erbosa da dove si scorge l’alpe la Sort 1984 m che si raggiunge in breve tempo. Superato l’alpeggio il sentiero prosegue verso sx attraversandoil torrente e sale ripido fino a raggiungere l’alpe Pera Piccolla 2242 m. Seguire il sentiero pianeggiante per 10’ e poi salire a sx per ripidi pendii erbosi e puntando a dx del rilievo si raggiunge un valloncello detritico e la cresta che incombe sul vallone di Stolen 2650 m. Dal ripiano da dove si può scorgere la mole del Mont Nery, conviene portarsi
sul margine erboso opposto (che si affaccia sul lato del Bivacco Cravetto) iniziando a salire il pendio-dorsale sud, che nella seconda parte diventa più ripido ma con una traccia più marcata ed evidente.
Arrivati ai grossi blocchi di colore biancastro che caratterizzano l’inizio della cresta, a circa 2850 m si incontra un primo breve tratto di corda fissa (si può comodamente bypassare più sotto) e si inizia a seguire una lunga serie di cengie e terrazzi (a volte detritici, a volte rocciosi) che condurranno in vetta. Molti passaggi di questo percorso, che si mantiene sempre sul versante sud diversi metri sotto il filo di cresta, sono stati attrezzati con delle corde fisse, utili più per la natura del terreno che per i pochi passi di arrampicata che si incontrano (un paio di passi di II e nei restanti punti ci sono al massimo dei gradoni. Uno degli ultimi passaggi è forse il più delicato, perché si supera una placca un po’ esposta e inclinata, per chi non si sentisse sicuro è consigliabile imbrago e longe per assicurarsi. Tenere conto inoltre che qualche passaggio facile ma un po’ aereo non è protetto.
Si giunge così al termine delle corde, ad un intaglio appena sotto l’anticima rossastra. La si sale facilmente per un sentierino tra il pietrame e poi si prosegue verso la cima, percorrendo un tratto della cresta restando sul filo (leggermente aereo) per poi proseguire o sempre sul filo oppure sfruttando terrazzi di pietrame instabile sempre sul versante sud, fino alla cima con il grosso ometto.