Una nota sulla segnaletica che si può considerare sufficiente, anche se spesso sembra più confermare che indicare la via.
Acqua: vicino al rifugio Corsini vi è un abbeveratoio con fontanella.
Si inizia su asfaltata sino al Santuario. Da qui si prosegue sul sentiero n° 1 che si inoltra nel bosco. Si guada vicina a una cascatella e poco dopo si supera il bivio con l’1 A. Il sentiero prosegue ripassando sul torrentello obbligandoci ad ulteriori guadi, l’ultimo dei quali a circa 780 m di quota è un po’ più problematico per la presenza di rocce rese viscide dall’acqua (presenza di corde in più punti in questo tratto). Si risale la gola è a circa 890 m di quota compare la Balza Forata, che merita la piccola deviazione a sn. Si continua a salire nella gola sino a raggiungere un cartello che indica il rifugio Corsini a dx, sembra incredibile, ma pochi metri a sn passa una strada asfaltata (non visibile dal cartello). Il sentiero diventa meno ripido e raggiunge il rifugio Corsini, distrutto da un incendio nel luglio 2017.
Da qui il sentiero costeggia i pali dello skilift fino alla loro fine. Poco dopo gira a sn per poi risalire tagliando verso dx la bastionata del Nerone. Raggiunto il monte Nerone, si prosegue verso la dorsale erbosa poco sotto l’evidente parcheggio circolare. Si segue la dorsale fino a circa quota 1350 m, a questo punto si piega a dx. Si deve mantenere questa quota sino ad entrare nel bosco in un punto segnato da tacche su alberi con sentiero (il n° 27) abbastanza evidente (il mio altimetro segnava 1345 m). Si sbuca sul sentiero 26 che a dx porta al rifugio Corsini. Da qui si segue il sentiero n° 2 che segue inizialmente i pali della luce, si raggiunge un segnavia e si gira a dx. Poi si incontra una statuina della Madonna posizionata nella roccia, poco dopo a quota 710 m si arriva ai Muracci. Si hanno 2 possibilità: continuare sul sentiero 2 , più impegnativo, che porta a Piobbico e poi su strada asfaltata si raggiunge il punto di partenza; oppure in vista dei Muracci si stacca sulla dx un sentierino ( tacca rossa su una piccola pietra) che scende sino ad incontrare 100 m più sotto una strada sterrata da prendere girando a sn in discesa. In prossimità di un tornante si abbandona la strada diventata asfaltata e si prende il sentiero 1 A (cartello di legno), sino a confluire nel sentiero d’andata poco sopra il primo guado con cascata.