Note
5.4Km
Materiale necessario: mezze corde o corda intera, 15 rinvii, assicutaore, materiale per allestire le soste (per sicurezza, anche se le soste sono attrezzate), qualche friend/nut può essere utile.
La via è attrezzata a fix.
La roccia è buona in certi punti e friabile-mobile in altri punti, quindi complessivamente è un itinerario pericoloso. La caduta di qualche sasso non è da escludere, per cui bisogna fare molta attenzione sia per se stessi che per chi arrampica da secondo quando si va da primo.
Si consiglia l'uso di ricetrasmittenti.
Questa via presenta vari stili di arrampicata per cui risulta molto divertente.
Avvicinamento
La via è attrezzata a fix.
La roccia è buona in certi punti e friabile-mobile in altri punti, quindi complessivamente è un itinerario pericoloso. La caduta di qualche sasso non è da escludere, per cui bisogna fare molta attenzione sia per se stessi che per chi arrampica da secondo quando si va da primo.
Si consiglia l'uso di ricetrasmittenti.
Questa via presenta vari stili di arrampicata per cui risulta molto divertente.
Si parcheggia lungo la strada e si imbocca il sentiero che in piano porta alla falesia. Da li continuare in salita svoltando a sinistra dove è presente il cartello (vie lunghe) fino a ritrovarsi in 5minuti alla base della parete che si dovrà arrampicare, dove sono presenti 4-5 vie multipitch con relativo nome su targhetta metallica. Ferraglia si trova a destra della via "il tempo dei ricordi". Tempo totale avvicinamento 15-20minuti.
Descrizione
- L1 35m – IV+ – Si sale su rocce facili fino a incontrare un tratto verticale di placca complicato (passaggio di V+) a circà metà del tiro. Questo passaggio si può superare con maggiore facilità passando un pò più a sinistra rispetto agli spit. Si sale dunque obliquando a destra fino alla sosta su diedro.
- L2 30m – IV – Si sale il diedro e poi si esce andando leggermente verso sinistra su rocce sporche fino alla sosta situata su una cengietta.
- L3 25m – IV+ – Si sale il diedro su roccia buona fino a raggiungere il passaggio più delicato (V) in cui c’è una maggiore esposizione, non è facile vedere lo spit situato appena prima di arrivare a questo punto (ma è importante sapere che c’è e che in questo punto la distanza tra gli spit non è superiore a 3m) e la roccia sulla parte destra del camino dove farebbe comodo cercare appigli, non è affatto buona ed è consigliato ignorarla. Superato il camino si sale facilmente fino alla sommità e si cammina sulle rocce fino alla sosta che si trova a terra.
Discesa: su sentiero in circa 10-15minuti si ritorna alla base della via. Dalla vetta della Balza, camminare in cresta verso sinistra e iniziare a scendere su roccette fino a incontrare pochi metri dopo un omino dove si deve deviare in discesa verso destra e pochi metri dopo deviare ancora più nettamente verso destra. Si cammina su tracce di sentiero fra erba e sassi tagliando il pendio fino a risalire per pochi metri in salita su tracce di sentiero e arrivare alla sella della Balza. Da qui è evidente il sentiero che scende netto a destra e costeggiando la parete di roccia, fra gli alberi, riconduce alla base della via appena arrampicata.
- Bibliografia:
- relazione CAI