Si percorre il sentierino marcato 215 (Alta via n° 3) e, passando a nord del pittoresco lago di Sorapìss (1923 m), adagiato in una conca ghiaiosa, si risale una ripida dorsale morenica dominata dallo spigolo roccioso del Dito di Dio (2603 m). Qui il paesaggio diventa lunare fino ad arrivare nel solitario circo elevato dei Tondi di Sorapìss (circa 2300 m – ore 1.45
si svolta a destra seguendo il sentiero 215 che si dirige verso la Sella di Punta Nera, raggiungendo per facili rocce la base di Punta Nera. Qui ha inizio la banca obliqua molto ripida e cosparsa di ghiaia. A circa due terzi della salita si devia verso destra a zig zag; qualche corda metallica aiuta ad arrivare alla Sella, a quota 2.738 m. Da quest’ultima si scende prima per roccette, poi seguendo un evidente sentiero interrotto più volte da altre roccette; si arriva quindi alla Forcella Faloria (2.309 m). Da qui si prosegue a destra con il sentiero n. 212-223 oltrepassando F.lla Ciadin del Laudo (2.378 m). Dalla forcella si scende all’Alpe di Ciadin e, con segnavia 216, si risale il fianco roccioso del Laudo (corda fissa). Il sentiero prosegue quindi in discesa su ghiaia e massi, poi fra i mughi, fino al Rifugio Vandelli. Tempo di percorrenza totale: 8 ore.
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- Cartografia:
- Dolomiti Ampezzane