Il sentiero 530 comincia dal lato opposto allo spiazzo.
Superato il gruppo di costruzioni, si attraversa il Torrente Orco con un ponte in legno, quindi si prosegue verso destra, lasciando a sinistra un prato ed entrando subito in un fitto bosco di larici.
Dopo un tratto di ripida salita, si raggiunge per un lungo mezzacosta all’ A. Foiera.
Si giunge, successivamente per una zona di radure con rocce montonate alle costruzioni di A. Bagnetti, si attraversa una zona pianeggiante, si passa una una baita e si riprende a salire.
Percorrendo una costa al fianco di una gola, si raggiungono le costruzioni dell’azienda elettrica in prossimità del lago del Nel.
Percorrendo una serie di rocce montonate si raggiunge il rifugio. Poco prima di raggiungerlo un indicazione segnala il sentiero per il Colle del Nel.
Seguendo i bolli rossi, un po’ fra sfasciumi e un po’ per tratti prativi, si costeggia tutta la sinistra, lato est, della conca torbiera , fino a raggiungere una vecchia baita sita sulla parte sud a ridosso di un dosso roccioso. Alle spalle della baita, ci si immette in una valletta a sinistra di un muro roccioso e, seguendo ometti e bolli rossi, si risale un dosso per giungere ad un’altra conca che si percorre sulla sua sinistra, lato est, lasciando a destra un gruppo di sei costruzioni tutti facenti parte A. di Nel.
Procedendo fra massi e sfasciumi e rocce montonate si prosegue secondo le indicazione degli ometti. Piegando verso sinistra, cioè verso est, comincia una ripida salita che, in breve, ci riporta molto al di sopra della conca sottostante fino al Colle di Nel.
La discesa è subito ripida e bolli di vernice ed ometti sono un buon riferimento, specie in caso di nebbia
Si lasciano a sinistra due piccoli specchi d’acqua e si prosegue, a tratti in piano, a tratti per ripidi gradoni, verso il pianoro dove si scorgono vari alpeggi.
Si lascia a sinistra, ben distante, A. Manda 2210 m. e, successivamente, giunti in un pianoro al cospetto di due gruppi di baite facenti parte A. Pian Muttà.
Attraversato un canale, i segni invitano a proseguire verso il gruppo di baite sulla sinistra, raggiungendo un ometto. Successivamente, puntando verso sud, si scorge e si raggiunge, sull’estrema sinistra di un altura, un larice con una targa bianco rossa che riporta 526. Subito dopo il larice si continua dritto costeggiando il roccione. Quindi si scende in un altro valloncello, attraversando il rio e rimanendo sulla sua destra orografica e lasciando, in alto, A. Trucco 2098 m. dove ci si ricongiunge con il sentiero che sale al rifugio Leonesi (525).
Si continua in un alternanza di tratti ripidi e pianeggianti scendendo nei boschi di Larici che sovrastano il lago di Ceresole fino a giungere Pouvens 1598 m. Da qui all’auto, lasciata a Villa, altri 25’ di marcia.
- Cartografia:
- I.G.C. Valli di Lanzo e Moncenisio e I.G.C. Gran Paradiso