Dal parcheggio si segue la strada a sinistra della diga (indicazioni Alpe Nefelgiù). Dopo aver superato l’Alpe Furculti, in corrispondenza di un tornante verso dx, si abbandona la strada e, seguendo una traccia abbastanza marcata, si risale il pendio sovrastante. Districandosi tra la vegetazione, ci si sposta verso sx per poi salire un canalino dal fondo instabile. Ora il terreno si fa principalmente erboso ma ora è presente solo una traccia discontinua; per un breve tratto compaiono anche degli ometti. Si segue la morfologia del terreno spostandosi leggermente verso sx e passando a fianco del Lago Nefelgiù. Puntando l’evidente mole del Corno Occidentale di Nefelgiù si raggiunge la base del canalone posto alla sua sx, al cui termine possiamo vedere la nostra meta. Si risale il canale cercando di sfruttare i nevai residui che permangono anche in estate; eventualmente si sale a dx su terreno detritico abbastanza faticoso. Una volta giunti in cima, si scende brevemente alla conca innevata alla base delle rocce terminali del Corno Orientale di Nefelgiù. Si risale il pendio detritico finale puntando possibilmente alla breve cresta a dx della vetta, dove finalmente troviamo un terreno stabile. Pochi metri e si raggiunge la panoramicissima cima del Corno Orientale di Nefelgiù (m.2871, ometto). Tempo indicativo di salita 4h. Per la discesa, si ripercorre l’itinerario di salita fino a quando i pendii a sx non consentono una discesa diretta (nessuna traccia) verso il Vallone del Nefelgiù dove incontriamo il sentiero diretto all’omonimo passo. Noi lo percorriamo verso dx, superiamo l’Alpe Nefelgiù dove diventa una strada e torniamo al bivio iniziale e da qui all’auto.