Da Mandriou nei pressi della chiesetta si segue per il Col Vascoccia, sentiero 3. Si percorre poco dopo la poderale che proviene da Mandriou fino alla cà Zena, si prosegue a sx in salita nel bosco, compiendo un largo semicerchio verso sx. La zona boscosa si tramuta in pendii prativi. Si raggiunge la chiesetta ubicata in alto su uno sperone (grande croce) traversando il pendio (sentiero ascendente che diparte dai pressi di un’ampia costruzione, Alpe Mezan 2016m). In piano dalla chiesetta subito dopo si perviene per poderale spesso innevata alla lunga malga Alpe Vascoccia 2254 m. Proseguire per la carrareccia per pochi minuti ancora pressoché in piano (denominata “Sentiero degli alpini”). Nei pressi dell’Alpe Vascoccia vecchia 2330m si punta a risalire al meglio, sulla sx, il pendio che conduce alla dorsale/cresta S, da seguire fedelmente per un lungo tratto, dove essa si abbatte trasformandosi in un ampio ripiano (2600 m ca). Spostarsi sul ripiano progressivamente a sx (O) mirando al pendio canale che perviene ad un intaglio (paletto di ferro) posto tra il termine di una costola rocciosa (alla sx salendo) e l’inizio del castello roccioso che sorregge la vetta (2800 m ca., pendenze fino a 40° gli ultimi metri). Dal paletto traversando brevemente ancora a sx si perviene all’ampio pendio SO (ove la condizioni vanno valutate attentamente) che si risale al meglio (30-35°) fino alla croce e poi 100 m dopo all’ometto di vetta. Vista ragguardevole sull’imponente Grand Turnalin, seguito dalla Gran Becca e dalla splendente Dent Blanche. Appena a dx della cresta tutto il gruppo del Rosa in prospettiva obliqua. Rientro per l’itinerario di salita oppure dal pianoro 2600 m calandosi verso dx sul largo pendio (valangoso) posto a sx della dorsale salendo per poi ricongiungersi alla quota 2330 m e alla poderale con un breve semicerchio verso sx.
- Cartografia:
- L’Escursionista editore 1/25000 n. 7