1° giorno: si sale alla Bordierhutte. Seguire la strada asfaltata che prosegue oltre il divieto posto al termine della piazzetta della frazione di Gasenried. Seguire le indicazioni per il rifugio salendo in dx orografica (sx), oppure dalla fine dell’asfalto proseguire verso dx sulla pista sterrata in discesa, attraversare un ponte e prendere un bel sentiero che sale verso sx nella pineta in sx orografica. Nel primo caso si attraversa il rio del vallone verso 2050m e si intercetta il sentiero che sale in sx orografica. Si risale ora una valletta parallela alla morena fino a 2400m dove un nuovo sentiero è stato recentemente (2023) aperto. Perdendo una 50ina di metri si scende ad attraversare il torrente dal ghiacciaio pochi metri a valle della fronte e si risale in dx orografica. Si prosegue lungo la traccia (bolli fucsia) verso SE fino al rifugio (4h).
2° giorno: ci sono diverse possibilità a seconda delle condizioni dell’accesso alla cresta:
Con i canali della Selle e del Dirrujoch sono impraticabili, dal rifugio si scende sul ghiacciaio seguendo verso SO il vecchio sentiero di accesso fino a 2700m circa, lo si attraversa e si continua per una dorsale leggermente verso sinistra (segni rossi) dopo un tratto in piano si continua a salire seguendo tracce fino sotto una barra rocciosa superata la quale si taglia decisamente a sinistra per 200 metri e si arriva nei pressi del Galenjoch m3303 (h 2.30). Dal colle si sale al meglio per rocce rotte tagliando sulla destra sotto i torrioni più ripidi. Si supera il Chili Durrenhorn m3890; una doppietta di pochi meri e si scende al colle chiamato la Selle da dove si sale finalmente al Durrenhorn m4035 restando quasi sempre a dx del filo, II passi di III (h 5 dal colle). Dal Durrenhorn si scende al Dirrujoch m 3910 restando sempre sul filo o poco sotto lato sud-ovest. Dal colle si sale all’Hohberghonr 4219 seguendo il filo di cresta o poco lato ovest inizialmente rocciosa, quindi nevosa. Il ripido ma non difficile tratto finale si sale poco a dx del filo. Da qui si scende facilmente per neve all’Hohbargjoch m4142 e si attacca la cresta ovest dello Stecknadelhorn restando inizialmente sul filo e poi per cenge lato sud. Dalla vetta dello Stecknadelhorn m4241, sceso il primo tratto di roccette si segue la cresta nevosa fino sotto la punta del Nadelhorn che forma un gendarme. Si può ora scendere leggermente lato nord, tagliare il pendio (ripido, possibile ghiaccio affiorante) e raggiungere la cresta NE dove si trova la via normale e per essa raggiungere la cima. Oppure scalare il gendarme, più o meno direttamente (III), superato il quale in breve si raggiunge l’ultimo tratto della normale (12 ore dal rifugio).
Solo se il canale del Dirrujoch è innevato dal rifugio seguire il sentiero che sale verso SE (catarefrangenti nel primo tratto, poi ometti) e raggiunge la morena a 3200m. Mettere piede sul ghiacciaio e superare un tratto ripido e crepacciato che consente di raggiungere il plateau glaciale superiore. Con ampio semicerchio verso SO dirigersi alla base del canale e risalirlo (250m, 45°), fittoni per assicurarsi ai lati. Dal colle salire verso dx al Durrenhorn, quindi tornare al colle proseguire verso sx verso l’Hohberghorn. Se il canale è poco innevato è sconsigliabile per forte rischio di caduta pietre e detriti. In ogni caso è opportuno essere al colle all’alba. Negli ultimi anni questa opzione è sempre meno praticata.
Solo se il canale della Selle è innevato dal plateau glaciale con semicerchio meno ampio del precedente puntare al largo canale e risalirlo (350m, 45°). Questo canale resta innevato più a lungo di quello del Dirrujoch. Se il canale è poco innevato è sconsigliabile per forte rischio di caduta pietre e detriti. Anche in questo caso è opportuno essere al colle all’alba.
Discesa: se si torna alla Bordierhutte scendere lungo la via normale del Nadelhorn fino al Windjoch (3850m), quindi scendere sul ghiaccio sottostante. Qualora il ripido pendio fosse in ghiaccio o la terminale aperta conviene salire in cima al vicino Ulrichorn (m 3925) e scendere sul ghiacciaio da lì. Attraversare il ghiacciaio quasi pianeggiante verso NO in direzione della q. 3528 quindi scendere il tratto successivo ripido e crepacciato fino alla morena a 3200. Per ampia traccia (ometti) raggiungere il rifugio. Se si traversa alla Mischabelhutte dal Windjoch scendere verso SE seguendo l’ampia traccia.
- Bibliografia:
- la guida del cai del monte rosa+ i 4000 delle alpi - Richard Goedeke (Guide Iter)