Dalla vetta ottimo panorama, specie su tutte le cime della Valle di Susa e sulla pianura.
Il tratto dopo il Truc Randolera passa in un fitto bosco di pini, purtroppo infestato dalle processionarie. Se ne sconsiglia quindi il transito in primavera, scegliendo in alternativa la sterrata
Itinerario parecchio lungo, di buon passo calcolare almeno un quattro ore.
Raggiunto il campo sportivo di Caselette, si passa a destra di questo e in corrispondenza di un prato con fontana e alcuni tavolini, inizia la mulattiera lastricata per il Santuario di S.Abaco. Si supera una sbarra e si sale la mulattiera con piloni della Via Crucis, raggiungendo così il bel santuario.
Qui inizia il vero e proprio sentiero, costantemente ripido e diretto, che sale tra la magra vegetazione percorrendo la dorsale est in direzione della cima. Senza possibilità di errore si sale sempre sul versante molto assolato fino a che questo si porta sul versante nord-est, con una vegetazione più fitta. Gli ultimi 100 m di dislivello, sempre sostenuti come pendenza, si risalgono nel bosco con alcuni gradoni rocciosi dove d’inverno si può formare forma il ghiaccio (ramponcini al seguito eventualmente) fino a sbucare sulla cima sovrastata dall’enorme croce in cemento.
Quindi si sale al punto trigonometrico sulla destra e si scende per il sentierino subito dietro di esso. La prima parte è molto ripida, in quanto passa in un canalone, poi si compie un lungo traverso verso ovest con poca pendenza. Si raggiunge il Truc Randolera, bel ripiano con ottimo panorama, a cui giunge anche una sterrata. Ci si porta a sinistra e appena dopo la zona in cui è posto un tavolo in legno si vede una macchia blu su una pietra. Il sentiero riparte da qui e scende sulla dorsale con percorso panoramico, entrando poi in una pineta. Dopo si scende su una ripida traccia, pervenendo a un bosco in cui il sentiero si perde un po’, ma sono presenti numerosi ometti. Subito dopo si scende su una sterrata che dopo poco arriva al Pra Saboe, area picnic. Da qui si piega a sinistra e si segue la strada per poco, pervenendo a un bivio. Si prende il ramo che va a sinistra e sale dolcemente.
Si arriva a un caratteristico allevamento di bovini razza Highland, lo si supera salendo ancora per un breve tratto. Dopo, la sterrata tagliafuoco effettua un lungo traverso con qualche saliscendi e perviene al vecchio campo di aviazione, usato durante l’ultima guerra.
Da qui in breve si scende a Caselette, chiudendo l’anello.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.4 Bassa Val Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli