Interessante e bella perchè oltre a raggiungere tutte le elevazioni che circondano Val della Torre, offre ampi panorami sulla pianura e le montagne circostanti, percorrendo tutte le dorsali del suo territorio.
Lunghissima perchè accumula un dislivello totale di circa 2100m e uno sviluppo di 30km (su sentieri ben evidenti ad esclusione del tratto il Piloncino-Colle Carbonere di 3km circa.
Si parte dalla località Borgata Truc di Brione che si raggiunge dalla tangenziale di Torino con la variante alla SS24 seguendo le indicazioni per Val della Torre, raggiunta la strada che sale la valle ad una rotonda sulla sx si trova l’indicazione per via Truc Brione e si parcheggia nei pressi di una pasticceria.
Si sale la stretta stradina sino al termine dove c’è uno spiazzo sterrato. Si segue ora il sentiero (VDT 6 con segnavia b/r – direz nord nord ovest e che inizia dietro la paline dei divieti) che in breve diventa molto più ampio e marcato (ai bordi piloni votivi) sino a raggiungere la Cappella della Sacra Famiglia 540m (Monte Calvo). Dopo una breve depressione e un lieve tratto in falsopiano si inizia la salita della dorsale che seguendo la facile cresta ci condurrà al Musinè 1150m; sul percorso si incontra un primo bivio a quota 978m al pian del la Feja (trascurare il sentiero di sx) dove si prosegue a salire la costa e raggiungere a quota 1090m il bivio con la tagliafuoco che si trascura per salire a sx.
Dal Musinè si fa ritorno al bivio a quota 1090m per iniziare il lungo percorso a sali-scendi della dorsale seguendo le indicazioni tagliafuoco e mont Curtì. Sul percorso si incontra da prima il colle della Bassetta 945m, la località Teisonera 1005m (dove a sx sopraggiunge uno sterrato e nei pressi sono disponibili tavoli e panchine); si prosegue seguendo le indicazioni (mont Curt o Curto) e con una marcata risalita lo si raggiunge a quota 1325m. Si perderà ora quota sino ad incontrare lo sterrato che a dx ci condurrà alla Madonna della Bassa 1158m.
Dal retro della chiesa sale ben marcato il sentiero, che alternando salite moderate a strappi, prosegue sulla dorsale (aggirando le roccette) raggiunta quota 1550m la dorsale spiana e diventa ampia al fondo della quale (direz nord nord est) si trova la sommità rocciosa dell’Arpone 1602m.
Sulla sx in direz est, appena sotto alle pietre montonate della vetta, vi sono omini e qualche tacca di segnavia che indicano il percorso di discesa al col Portia (poco prima delle roccette sommitali vi é anche il sentiero che scende al colle del Lys da trascurare); si scende lungo la dorsale sud est attraversando tratti a pietraia e a vegetazione (prevalente ontani) sino ad una svolta a dx dove si abbandona la dorsale (all’altezza di alcuni balzi 1470m) per procede ora in direzione sud a continue svolte scendendo il ripido pendio intercettando a quota 1360m il sentiero (con indicazioni a dx per la Madonna della Bassa VDT 4) che seguito a sx porta in breve al colle Portia 1322m.
Davanti al Rifugio Colle Portia si stacca un sentiero (palina segnaletica VDT12) che si inerpica velocemente proseguendo in direzione Est-Nord-Est fino a raggiungere un bivio. Si segue l’indicazione per il Colle proseguendo sulla destra dove si taglia a metà costa e, camminando tra la vegetazione si raggiunge l’Alpe Lunella posta ai piedi dell’omonimo colle che si raggiunge con una breve salita.
Si prosegue ora nuovamente in direzione Est-Nord-Est fino a raggiungere una palina segnaletica che ci indica il M. Colombano. Imbocchiamo il sentiero che ora volge a Sud-Est e che seguiremo fino a raggiungere il filo di cresta dello spartiacque tra Val della Torre e Varisella. In questo tratto incroceremo la Fontana Ciarma ed alcuni pali in legno riportanti l’indicazione il Pilone. Giunti in cresta svoltiamo a destra (in direzione opposta al M. Colombano) e dopo poche centinaia di metri di percorso giungiamo in vetta al Piloncino, pilone votivo ben visibile da Val della Torre e con il suo libro di vetta.
Il percorso si svolge ora sempre sul filo di cresta su di un sentiero frequentemente invaso da piante ed arbusti. Si riesce a proseguire non sempre agevolmente, individuando i punti migliori di passaggio e sapendo che ci sono frequenti tacche bianche scolorite e radi ometti fino a giungere in vetta al M. Lera. Sempre proseguendo sul filo di cresta e con qualche maggiore difficoltà si giunge sull’anticima del M. Lera (quello dove si fermano un po’ tutti coloro che raggiungono questa vetta) dal quale su traccia di sentiero un po’ migliore del tratto precedente si scende facilmente al Colle Carbonere.
Ora su sentiero nuovamente ben tracciato si raggiungono le sommità di P. Carbonere e M. Rosselli da dove il sentiero scende ripidamente superando un punto di lancio dei parapendio fino a raggiungere una strada sterrata. Poco prima della strada sterrata si svolta a sx in lieve salita per alcune centinaia di metri. Il sentiero in seguito, con ripide serpentine, giunge a toccare una vasta insellatura che precede il M. Baron sulla cui sommità vi é un tavolo con panche in legno ed un’ampia tettoia. Si prosegue ancora in discesa imboccando il sentiero più a dx che scende ripido ad incrociare il VDT9 in un tratto in cui é quasi orizzontale. Sul VDT9 si svolta a dx e dopo circa 200 metri si giunge ad un bivio sulla dx con tacche blu; si imbocca questo sentiero che con alcune serpentine ci porta a S. Valeriano.
Da S. Valeriano si seguono sempre le tacche blu che su di una strada sterrata ci portano prima alla piccola borgata di Coconera ed in seguito a raggiungere la strada asfaltata in via Moschette. Si svolta a sx seguendo sempre le tacche blu fin quando la strada diventa via Buffa. La si percorre fino in fondo dove si immette su via Givoletto, sempre seguendo le tacche blu e raggiungendo così la strada che collega Val della Torre a Truc di Brione. Si svolta ancora a sx fino a raggiungere una rotonda a poche centinaia di metri dalla partenza dove si svolta in direzione Alpignano ed in breve si é tornati alla partenza.
- Cartografia:
- Carta del territorio comunale Val della Torre 1/10000; Bassa valle Susa e Basse valli di Lanzo 4 e 9 1/25000 Fraternali