Lasciata la stradina delle Meire Bigorie tra le case ed il ponte sul Rio Bulè che le precede, si segue verso Ovest il tracciato di una sterrata che, dopo una bella baita si allunga sulla destra orografica del fondovalle quasi pianeggiante. Oltrepassate alcune risorgenze, si arriva dove la valle si restringe in una gola e, si è obbligati a passare al meglio sull’altra sponda. Raggiunto il soprastante piccolo ripiano, si piega a sinistra Sud-Ovest fino a rintracciare l’esile ponticello di tronchi 1774m che riporta sulla destra orografica. Per l’ondulato pendio si punta all’estremità sinistra della barra rocciosa che chiude la valle dove, tra grandi massi si supera un breve pendio non ripido, ma esposto alle valanghe della soprastante Costa Pelata, da cui si esce a destra sul pianoro 2014m. Si prosegue lungo il rio fino ad arrivare all’ameno pianoro della piccola Alpe Bulè (2061m). Si svolta a destra attraversando al meglio il corso d’acqua per alzarsi (Nord-Ovest) lungo l’ampio ed ondulato pendio fino all’insellatura 2363m alla base della caratteristica struttura della Rocca del Lu 2488m, da dove appare la sagoma triangolare della nostra meta. Si effettua un traverso pianeggiante verso destra fino a raggiungere e scavalcare la crestina un po’ ripida che scende dalla vetta. Per questa cresta in pochi minuti si è in cima.
- Bibliografia:
- J. Charles Campana. Blu. Dal colle della Maddalena al Moniviso. N°69 / Il Monviso freeride - Fabrizio Aloi - 2010 - Fusta editore